Mentre la tecnologia sposta sempre più in profondità i limiti del rapporto fra l’uomo e il mare, c’è ancora chi si muove nell’acqua come una volta, con i piedi ben piantati per terra. A passi di piombo, per l’esattezza. Il mondo dei palombari, una razza di coraggiosi in via di estinzione, è stato raccontato da Francesco Rastrelli, fotografo di origine sorrentina con la profonda passione per il mare. Con l’aiuto della sua compagna Roberta Roccati, con la quale ha fondato l’agenzia Blue Passion,
Francesco ha immortalato alcune operazioni svolte dai palombari nel bacino dell’Arsenale Militare Marittimo della Spezia documentando un mondo fatto di attrezzature dell’altro millennio, di gesti e rituali che stanno tra la tradizione e la sopravvivenza. Mentre Francesco si immergeva in apnea, Roberta, da riva, seguiva le manovre delle Signore del Mare, le grandi navi scuola della Marina che, nel lavoro dei palombari, trovano un riferimento prezioso per la loro messa a punto. Dalle fasi della vestizione a quella del controllo finale delle taccate, dagli attrezzi di lavoro al rapporto tra palombaro e guida di superficie, tutte le immagini raccolte in questa mostra sono tese a rappresentare l’intensità, quasi emotiva, di un lavoro che è anche una sfida al tempo. Dopo il grande successo nelle tantissime città che ha toccato, la mostra A passi di piombo approda, dal 4 al 6 settembre al Cantiere Valdettaro delle Grazie di Porto Venere. Probabilmente non c’è posto migliore per i lavori di Rastrelli, visto il borgo delle Grazie si fregia del titolo di Città dei palombari. La mostra sarà una delle attrattive del Valdettaro Classic Boats, il raduno delle signore del mare giunto ormai alla quinta edizione.