L’utilizzo aeronautico dei droni è ormai entrato nell’ordine delle idee, ma il futuro non si ferma sopra il livello del mare. La nuova rotta seguita dai marchingegni elettronici porta, infatti, nelle profondità acquatiche. Lo hanno spiegato all’inizio di ottobre nel convegno Le Tecnologie di comunicazione a tutela delle acque marine ed interne: ricerca ed attualità, che si è svolto a Expo Venice Aquae, il padiglione di Venezia dedicato all’acqua collaterale di Expo 2015. L’oggetto dell’attenzione di questi droni acquatici, una decina di robot sottomarini dalla forma di siluro lunghi all’incirca un metro ciascuno, dovrebbe essere il Mose,
il sistema elettronico di controllo dell’afflusso di acqua nella laguna di Venezia. I dieci angeli custodi meccanici costituirebbero un vero e proprio sistema di monitoraggio e sorveglianza delle paratie, trasmettendo in superficie, in tempo reale, le informazioni sullo stato di conservazione, sulle condizioni dei fondali e sulla presenza di corpi estranei. I robot che un giorno potrebbero sorvegliare il Mose, ma che avranno sicuro impiego nella ricerca delle persone in mare, nel monitoraggio di beni culturali sott’acqua, nell’itticoltura in mare aperto, sono solo una delle nuove tecnologie che in un futuro sempre più vicino vedranno porti e imbarcazioni al centro di sistemi integrati di informazioni registrate e trasmesse tramite sensori, sistemi radio e radar. Un altro a disposizione di chi opera per la sicurezza in mare aperto e nei porti è il sistema Radio AIS Automatic identification system di Elman, fino a pochi anni fa usato dalla Guardia costiera con finalità di sicurezza e recentemente utilizzano anche nella logistica. Durante il convengo l’Associazione nazionale che raggruppa gli avvistatori marittimi di 18 porti, tra cui quello di Venezia, ha presentato il progetto Acy (Assistant and Care for Yachting) che permetterà di fornire informazioni in tempo reale a grandi navi e diportisti. “L’Acy è un sistema integrato di raccolta e trasmissione dati che fornirà tutte le informazioni necessario in fatto di servizi a terra, prenotazione posti barca, servizi di rimessaggio,” ha detto il presidente di Snam Maria De Luca, che ha tenuto a precisare che “il sistema fornisce assistenza e non soccorso. Non si sostituisce a Capitaneria di Porto, porti turistici, cantieri, e agli altri soggetti già operanti, ma opera in modo sinergico”.