Ci sono angoli di bellezza e di lusso che resistono al tempo e, soprattutto, agli uomini. Prendiamo una città come Istanbul, icona della multirazzialità e della multireligiosità, ponte fra Est e Ovest, luogo di incontro di tradizioni millenarie. Non bisogna essere Premi Nobel per capire che un luogo di questo tipo, e non ne esistono tanti nel mondo, siano vere e proprie polveriere. Vissuta sempre sulla lama del rasoio di un equilibrio che è fin troppo facile definire bizantino, l’antica Costantinopoli racchiude ancora piccoli e grandi capolavori di ogni branca dello scibile umano essendo incredibilmente riuscita, nonostante le numerose vessazioni alla quale è stata sottoposta da eserciti diversi, a mantenerne intatti più d’uno. Prendiamo il Ciragan Palace Kempinski, l’unico cinque stelle adagiato sulle alle acque profonde del Bosforo. Le dodici suite più importanti della straordinaria struttura e il ristorante dove si scoprono antichi sapori sono ospitati da quella che fu la reggia degli ultimi sultani, ricostruita dopo l’incendio che la distrusse. Sono invece più recenti gli edifici all’interno dei quali si trovano le eleganti camere, gli altri ristoranti, i bar e le boutique, costruiti in uno stile sobrio ed elegante e perfettamente integrati nella magia del luogo. Nei giardini del Cirigan Palace Kempinski, simi a quelli voluti nel XVII secolo nello stesso luogo dal sultano Murad IV si respirano atmosfere orientali.
L’immensa piscina affacciata sulle acque del Bosforo, le terrazze, i bar e i fiori, multicolori e profumati che spuntano dalle curate aiuole, completano un quadro degno dei migliori artisti al servizio del gran visir Ibrahim Pasha, che in quei giardini organizzava le feste per sua moglie Fatma. Con la differenza che, secoli fa, le mai dome acque del Bosforo non erano attraversate da giganteschi cargo e da petroliere, giganteschi pendolari d’acciaio di questo pezzo di mare. Ci si affaccia sul futuro e sul passato dalle terrazze del Cirigan, un luogo che senza il Bosforo perderebbe molto della sua unicità. Se si chiudono le eleganti tende, infatti, ci si trova in uno degli alberghi di gran lusso dispersi nel mondo. Con quattro ristoranti, una cantina piena di bottiglie di vini pregiati, un bar in stile british, una Spa di dotata di piscina, bagno turco, centro di aerobica e palestra.
I menu dei ristoranti coniugano in modo intrigante sapori internazionali e d’Oriente, dando vita a piatti dai sapori unici. Esperienze da non sottovalutare sono, restando in ambito gastronomico, il sontuoso brunch domenicale, il rituale tè pomeridiano e i barbecue notturni, ma l’esperienza più eccitante rimane il soggiorno nella suite del sultano, assistiti da un impeccabile maggiordomo a completa disposizione. Le dimensioni sono imbarazzanti: due camere da letto, salotti e uno splendido hammam di marmo bianco la rendono una delle più grandi e sontuose di tutta Europa. Inutile sottolineare, ovviamente, gli sfarzi nell’arredamento, palesemente ispirate all’opulenza dei sultani. Non a caso questa suite, ma anche le altre undici del cuore pulsante del Cirigan Palace Kempinski, hanno ospitato personaggi dall’importanza mondiale come Bill Clinton, Gerhard Schroeder, Silvio Berlusconi, il principe Carlo d’Inghilterra, Riccardo Muti e re Abdullah di Giordania.
pubblicato il 2 Giugno 2017 da admin | in Hotel | tag: alberghi a Istanbul, gran visir Ibrahim Pasha, Hotel sul Bosforo, resort di lusso Turchia, sultano Murad IV | commenti: 0