Dici Segesta  e subito il pensiero corre al suo tempio, principale “attrazione” del parco archeologico che custodisce i resti di un’antica città  sul Monte Barbaro, in provincia di Trapani. Ma Segesta è anche il nome di un moderno “tempio del relax vacanziero” nel cuore di Sestri Levante: i Bagni Segesta, diventati famosi anche come “l’oasi verde della Liguria”, un “giardino sulla spiaggia capace di rifiorire ogni estate, dal lontanissimo 1917, là dove dove i due mari si incontrano”, come si legge sul sito della struttura  (clicca qui) che ha ospitato diverse generazioni di amanti del la vita al mare. Un giardino in spiaggia in cui trova spazio perfino un piccolo vigneto, con i tralci che attorcigliandosi a una pianta di glicine creano uno spettacolo unico, capace di lasciare i visitatori increduli. Come accaduto anche a Valter e Vanna, ospiti per la prima volta della struttura balneare e “pentiti” solo di non aver fatto prima questa scoperta che hanno subito voluto condividere con mareonline.it. Rimasti incantati, a prima vista, dallo “scenario” dei bagni, e poi definitivamente conquistati dall’altissima qualità del servizio, dalla bontà dei sapori di mare serviti al ristorante capace di far immergere gli ospiti nel sapore più profondo del Mediterraneo, grazie a materie prime freschissime provenienti ogni giorno direttamente dal mercato del pesce, situato a meno di 100 passi dallo stabilimento balneare e  sapientemente insaporite in cucina dai profumi delle erbe e dagli ingredienti locali, da gustare con vista mare. Prima magari di ritagliarsi una pausa di pace e relax nella zona tende in attesa di “passare” alla tintarella nell’area spiaggia riservata, coccolati dai lettini materasso con cuscini e dal servizio al tavolo, per quello che Daniele Muzio, proprietario della struttura “creata” oltre un secolo fa dal prozio Gigin Raffo, definisc “un soggiorno sartoriale”. “Tagliato e cucito su misura per le esigenze del cliente”, come aggiungono Valter e Vanna, felicissimi di essere approdati  nel “tempio di  Segesta”  della Liguria (“battezzato” con l’antico nome di Sestri Levante), di aver trovato “non solo una struttura bellissima ma anche un’accoglienza straordinariamente gentile e professionale. E di aver scoperto un piatto mai assaggiato prima: gli gnocchi con la prescinseua, un formaggio acidulo tipico della zona che, assicura la coppia “è solo una delle tantissime ragioni per tornare qui”.