Il giornale Arte Navale, rivista apprezzatissima dai più grandi appassionati di mare e navigazione oggi purtroppo non più stampata, gli ha addirittura dedicato un intero numero, il 93. Un evento editoriale eccezionale così come lo è anche l’argomento dell’edizione monotematica che ha avuto come teatro la Georgia Australe (un’isola quasi interamente disabitata nonostante un passato nemmeno tanto remoto ricco di attività, dominata dal bianco della neve e del ghiaccio) e come protagonista una storia ai confini della realtà: la straordinaria epopea di Ernest Shackleton, capace di realizzare un’incredibile impresa per salvare gli uomini della sua spedizione rimasti intrappolati sull’isola Elephant dopo essere scampati alla morsa del ghiaccio antartico che aveva stritolato la nave Endurance. Un esploratore troppo poco conosciuto (scoperto da molti proprio grazie all’edizione speciale di Arte Navale) le cui ceneri riposano nel piccolo cimitero di Grytviken, l’unico sito ancora abitato dell’isola, ammasso di capannoni, serbatoi ed enormi strutture abbandonate dopo essere state utilizzate, nel secolo scorso, per la lavorazione delle balene catturate nei mari del Sud. E proprio sulle tracce di un personaggio così straordinario si è mossa, alla fine del 2015, una spedizione organizzata da Maria Cristina Rapisardi, avvocatessa specializzata in proprietà intellettuale e mandataria italiana ed europea per marchi e brevetti, della quale ha fatto parte anche Riccardo Sassoli, direttore di Arte Navale: la Billy Budd Expedition che ha navigato per quasi duemila miglia nelle terribili acque del Sud del mondo, ripercorrendo le tappe affrontate da Shackleton, sfidando venti, intemperie e temperature estreme. Una sfida durissima, che ha permesso però ai partecipanti di riportare a casa una straordinaria documentazione fotografica destinata a rendere unico un numero di Arte Navale ancora oggi ricercatissimo fra i collezionisti di editoria nautica. Per chi volesse saperne di più sull’incredibile impresa dell’esploratore irlandese, ultimo grande avventuriero di un’epoca romantica in cui la navigazione non potaeva contare sulla tecnologia ma solo sulla capacità e sul coraggio umano, esistono fortunatamente diversi libri: a partire da “Shackleton, Una biografia, di Ranulph Fiennes”, per proseguire con “Endurance. L’incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud”, scritto da Alfred Lansing. Senza tralasciare, per chi ama la fotografia, “Shackleton in Antartide. La spedizione Endurance (1914-1917) nelle fotografie di Frank Hurley”.
pubblicato il 20 Maggio 2025 da admin | in | tag: Billy Budd Expedition, Cristina Rapisardi, Endurance, esplorazioni antartiche, Grytviken, Polo Sud | commenti: 1
E’ stato un peccato mortale aver lasciato “affondare” una rivista del genere, diventata oggetto da collezione per moltissimi veri conoscitori dell’arte della navigazione. Possibile che non ci sia stato un editore talmente lungimirante , un cultore del mare capace di tenerlo in vita?