Per un’imbarcazione spostarsi sull’acqua è la cosa più naturale del mondo. Sulla terraferma decisamente meno. Per  facilitare le “manovre a secco” esistono però delle “rotte” tracciate dalle migliori aziende specializzate nel settore nautico. Come la Navaltecnosud di Bari, punto di riferimento per la cantieristica nautica mondiale alla ricerca di nuove e sempre più sofisticate soluzioni in materia di invasi, cavalletti, puntelli, tacchi, sia fissi sia regolabili, selle fisse e trasportabili con carrelloni motorizzati, bilancini, carrelli trainati, stive e scaffali per ogni tipologia di natante, cabine retrattili su ruote o su binari per stoccaggio e per verniciatura: in altre parole un’azienda  pronta a varare una nuova “soluzione ad alta tecnologia “ a ogni domanda problema. Compreso quello di spostare uno scafo all’interno dei cantieri navali. Come? Per esempio grazie all’ennesima “formula magica” elaborata dai “ricercatori” dell’azienda barese timonata da  Roberto e Barbara Spadavecchia, per i quali sembra non esista alcun problema che non possa trovare soluzione. Di cosa si tratta è presto spiegato: di una coppia di supporti a inclinazione regolabile o fissa collegati da una barra di aggancio, facili da manovrare per spostarli in modo rapido e sicuro manovrando un semplice muletto. Con “la capacità dei supporti così come le altezze che possono essere regolate in base alla forma dello scafo e al peso della barca”, come spiegano i responsabili dell’azienda barese. Una soluzione “personalizzata” a seconda delle specifiche esigenze, per ogni tipo di scafo,  come del resto per il vero e proprio mare di progetti realizzati in passato dalla Navaltecnosud, azienda  che sotto il proprio brand potrebbe tranquillamente aggiungere la scritta tailor made. A sottolineare la capacità, unica e spesso inimitabile, di offrire ai migliori cantieri del mondo, in molti casi vere e proprie  straordinarie “sartorie nautiche”, soluzioni su misura per barche a motore e a vela  di ogni tipo e dimensione.