Chi pensa che andare a scuola non sia particolarmente piacevole cambierà idea. E lo farà in fretta, perché i colori, i profumi e i rumori del Centro velico Caprera non hanno uguali nel mondo. Immaginate la prima lezione di scuola dove il cielo si fonde con il mare, con le bianche coste della Sardegna e della Corsica a poche miglia. L’isola e tutto quello che la circonda muovono i sensi. Ma il Centro velico Caprera, oltre a essere un posto straordinariamente bello, è anche e soprattutto una scuola per chi vuole imparare ad andare per mare. Realizzato nella zona sud occidentale dell’isola, dove la natura ha creato una palestra ideale per chi vuole iniziare ad apprendere i rudimenti della navigazione, è stato pensato come un rifugio per i naviganti, una parentesi aperta dopo l’approdo e richiusa al momento di riprendere il mare.
Vivere il Cvc, come viene familiarmente chiamato il centro, è un po’ come vivere in barca sulla terraferma, seguendo le regole della marineria in ogni momento, come hanno scoperto e apprezzato gli oltre 100mila allievi che hanno frequentato la scuola in quasi cinquant’anni di vita. A voler ben vedere, questi numeri rendono la scuola sarda una delle più grandi del mondo.
Chi arriva a Caprera per imparare ad andar per mare difficilmente non ci torna. Perché non c’è luogo più bello per imparare a navigare, sicuramente, ma anche perché frequentare i corsi del Centro velico Caprera significa entrare a far parte di una grande famiglia, significa sposare i valori che questi incredibili appassionati di vela e di mare riescono a trasmettere. È questo il valore aggiunto di ogni scuola. Regalare ai propri allievi non tanto le nozioni, quanto la passione; le prime si trovano in tutte le biblioteche del mondo, la seconda alberga solamente nei cuori di chi è alla continua ricerca del miglioramento proprio e del proprio team.
La vela, a Caprera, viene spiegata e insegnata seguendo una rotta fatta a scale, con gradini di miglioramento molto chiari, una progressione didattica precisa e una forte interazione fra teoria e pratica. La giornata tipo prevede due lezioni teoriche e due sessioni di navigazione e la sera, dopo cena, tutte le esperienze vissute diventano argomento di confronto costruttivo fra allievi ed istruttori.
Proplrio come su una barca. La partecipazione ai corsi richiede entusiasmo, spirito di adattamento, disponibilità e capacità di convivenza e anche in base, come a bordo, agli allievi è richiesto lo svolgimento di incarichi spesso modesti, ma indispensabili per per il funzionamento dell’organizzazione. Incarichi che non pesano assolutamente quando ci si sente parte di una squadra che si muove come un corpo unico. Caratteristica fondamentali di un equipaggio vincente e di ogni equipaggio che ha base al Centro velico Caprera.
Testo realizzato da Baskerville srl per mareonline.
pubblicato il 25 Aprile 2018 da admin | in Corsi di formazione | tag: Centro velico di Caprera, dove imparare a navigare a vela, scuole di vela | commenti: 7
Ci sono opportunità per over 50enni senza alcuna minima esperienza? E, in caso positivo, c’è la possibilità di dividere la camera piuttosto che altri spazi con allievi che non siano esattamente dei ragazzini?
Certamente a 50 anni si puo’ benissimo iniziare la vela a Caprera. Consigli: scegliere il corso C1 iniziazione cabinati, scegliere un periodo di allievi mediamente adulti come maggio o fine settembre/ottobre quando chi va ancora a scuola o universita’ e’ occupato con impegni scolastici. Abbi fiducia e vieni a Caprera…
Chi è stato a Caprera a fare vela ne fa racconti epici… Mi spiegate perché? Anche questa proposta avrà i suoi lati negativi come ogni cosa, o no….
Buonasera, scrivo per rispondere a Manuela. Non ho mai frequentato la scuola velica di Caprera, ma la conosco per esservi entrato ripetutamente in contatto dall’altra parte della barricata, come si suol dire, cioè condividendo lo stesso spazio di mare da loro utilizzato e mi riferisco alla baia di Caprera dove mi reco da 30 anni in barca e gommone. Penso che la scuola velica sia sicuramente un eccellenza a livello internazionale, ma purtroppo devo riscontrare un cattivo comportamento per quanto riguarda la convivenza con le persone e barche che osano ormeggiarsi nella ” loro ” baia. Sostanzialmente questi signori hanno un comportamento spesso arrogante e pericoloso infatti spesso fanno manovre veliche attorno alle barche ormeggiate allo scopo di infastidirle e farle allontanare. La colpa non è certamente degli allievi che eseguono ma dei loro maestri che incitano all’arroganza invece di insegnare per prima cosa il valore del rispetto delle altre persone che vivono il mare.
Che degli istruttori “spingano” gli allievi a creare problemi ad altre imbarcazioni che non sono del centro velico di Caprera mi sembra davvero un po’ azzardato… Magari una “vendetta” di un equipaggio col quale il signor Corrado non si era comportato esattamente da gentiluomo? Un piccolo esame di coscienza potrebbe aiutare a ricordare qualche particolare del genere? Azzardo…
Marika, guardi, nessuna vendetta e nessuna problema, ma solo e ripeto un loro atteggiamento spesso e volentieri arrogante. Inoltre non polemizziamo inutilmente. E in fatto di galanteria in mare penso di non dover prendere lezioni da nessuno dato che ho sempre rispettato tutto e tutti. Lei pensi ciò che vuole o le fa comodo, ma la realtà è quella che ho detto.
Scusate, non mi è chiara una cosa. Magari è una ovvietà ma non ho trovato la risposta da nessuna parte. La mia domanda é questa: per partecipare ad un corso di vela presso il CCV è necessario avere già la patente nautica? Oppure la si consegue durante il corso…?