La gassa d’amante, uno dei nodi marinari più famosi, ha una caratteristica: nonostante sia un “occhiello” molto sicuro sotto carico può essere sciolto molto facilmente. Caratteristica che, purtroppo, non appartiene alla plastica, materiale fra i più difficili da smaltire che proprio per questa sua caratteristica è diventato uno dei più pericolosi nemici per l’ambiente, letale per il mare dove le microp articelle di bottiglie, bicchierini e altri oggetti gettati in acqua da persone che definire imbecilli sarebbe un elegante complimento da tempo sono ormai finite nella catena alimentare. Chissà, forse è proprio pensando alla possibilità che un giorno anche la plastica possa essere sciolta facilmente (magari grazie a un batterio finito al centro dell’attenzione del mondo più ambientalista dopo essere finito sotto le lenti d’ingrandimento di un laboratorio di Lipsia lasciando intravedere ai ricercatori la possibilità di eliminare uno dei prodotti meno biodegradabili mai creati dall’uomo) che un gruppo di giovani imprenditori per realizzare i propri costumi da bagno in tessuto “100 per cento poliestere riciclato” ha scelto come nome proprio “Gassa d’amante. Un brand  capace di far emergere da subito la propria volontà nel voler contribuire alla riduzione della quantità di plastica che viene immessa sul nostro pianeta ma anche alla diminuzione dell’inquinamento dei mari e dell’ambiente. Creando una linea di costumi (ma anche di altri capi e accessori) completamente sostenibili. Una prima importantissima ragione per sceglierli, “abbinata” alla bellezza di fantasie e colori scelti “prendendo ispirazione dai litorali della nostra penisola”, come si legge nella brochure di presentazione del marchio che sottolinea come “la produzione di una tonnellata di R-Pet (ovvero il nuovo polimero che è possibile ottenere con processi di recupero e riciclaggio del comune Pet, tritando e fondendo i materiali plastici fino a ottenere filamenti o fiocchi pronti per creare innumerevoli prodotti, fra cui anche capi d’abbigliamento) consenta di risparmiare cinque barili di petrolio ovvero 1,6 tonnellate di C02, l’equivalente di quanta ne produce una citycar che percorre quasi 15.000 chilometri in un anno”. Una “rotta sostenibile” che è risultata subito vincente nel settore dei costumi da bagno e che in poco tempo è stata estesa agli accessori con pochette, borse e borsoni con  “tutta la gamma accessori realizzata con materiali sostenibili ma anche in maniera etica: i materiali delle borse sono infatti cotone organico 100 per cento e pelle vegana, assicurando così ai capi durevolezza e allo stesso tempo leggerezza e versatilità” Per navigare nel mare di costumi e accessori che “portati” in acqua contribuiscono a difenderla dalla plastica basta salpare nel mare di Internet  su .www.gassadamante.com