Si nascondeva in Portogallo Filippo Antonio De Cristofaro, per tutti “il killer del catamarano”, soprannome affibiatogli dopo che quasi trent’anni fa aveva assassinato Annarita Curina, 34enne skipper pesarese, per appropriarsi della sua imbarcazione gettando il corpo in mare a Senigallia e iniziando un’incredibile fuga in con quell’imbarcazione per tutto il Mediterraneo prima d’essere arrestato, insieme alla sua fidanzatina, in Tunisia, dove era approdato senza più cibo e denaro. Evaso dal carcere di Porto Azzurro nel 2014 (impresa che gli era riuscita anche dal carcere milanese di Opera sette anni prima) dopo una nuova “fuga” durata questa volta due anni, De Cristofaro, condannato nel 1988 per omicidio e occultamento di cadavere, è stato arrestato in un piccolo villaggio a 30 chilometri da Lisbona, dove viveva sotto falso nome, quello di Andrea Bertone. Annarita Curina era stata narcotizzata con il valium nel caffè e poi pugnalata e finita a colpi di machete.