Sull’Asse Roma-Berlino hanno viaggiato, nel primo Dopoguerra, decisioni destinate a cambiare la storia del mondo. E, nonostante l’assenza di mare, ha viaggiato anche una delle imbarcazioni più straordinarie mai uscite da un cantiere. Il cantiere in questione è norvegese e si chiama Anker & Jensen, mentre la barca di cui stiamo parlando si chiamava Dux e sembra sia stata donata da Hitler a Benito Mussolini. Negli anni Trenta questo due alberi di 20 metri ha solcato i mari di tutto il mondo battendo il guidone della Compagnia della Vela di Venezia e incrociando la prua con le imbarcazioni dei regnanti più importanti. Progettato e costruito più di cento anni fa per conto della Casata Hohenzollern (la famiglia del Kaiser Guglielmo II, Re di Prussia e Imperatore di Germania), al momento del varo fu immediatamente considerato uno degli yacht più belli del mondo: gli slanci ragguardevoli, oltre sette metri separano la lunghezza al galleggiamento da quella fuori tutto, lo scafo in mogano, la coperta in teak rendono questa imbarcazione storica un esempio di eleganza al di là delle mode e capace di sfidare il tempo. L’architetto Johan Anker, in particolare, è lo stesso che nel 1929 progettò il famoso Dragone, che con oltre 8600 scafi realizzati nel mondo è diventata la classe monotipo a chiglia più diffusa al mondo. Gli Hohenzollern avevano espressamente richiesto ai cantieri Anker & Jensen una superba barca da regata in grado di gareggiare con qualunque condizione meteo e trionfare contro le avversarie dei sovrani dell’epoca. Nel 1928 giunse in Italia col nome di Scirocco e, pur mancando dati storici certificati, è estremamente probabile che venne donata a Benito Mussolini da Hitler in persona, tesi avvalorata da numerose pubblicazioni.
Quello che è certo è che la barca venne ribattezzata Dux e fu affidata alla Compagnia della Vela di Venezia che la impegnò in crociere e regate. Nel 1929 conquistò l’ambitissima Coppa del Re di Spagna, tutt’ora custodita nella Sede Sociale della Compagnia. Proprio le cronache dell’epoca ricordano come “gli avversari rimasero stupiti ed ammirati per l’audacia di alcune manovre”. Nel 1930 Dux effettuò la lunga crociera Venezia-Costantinopoli-Venezia, sulla rotta delle galere veneziane. Tra il 1930 e il 1939 Dux conquistò una serie memorabile di trofei e record di velocità e nel secondo Dopoguerra confermò il suo valore vincendo il Nastro Verde nel 1953. Dopo la partecipazione alle prime due edizioni del raduno Vele d’Epoca di Imperia (1986 e 1987) l’imbarcazione è stata acquistata nel 1996 da un gruppo di appassionati che hanno affidato ai Cantieri Navali Delta di Fiumicino e alle mani del maestro d’ascia Guido Tujach il difficile, ma necessario, restauro. In due anni di lavoro sono stati ripristinati totalmente gli alberi, ricostruite le paratie strutturali, lo specchio di poppa, il dritto di prua, gli arredamenti interni e rinforzate a regola d’arte le ordinate in ferro e legno. Adesso Desirée, questo è l’attuale nome dell’imbarcazione, è in vendita e il prossimo e fortunato proprietario potrà iscriverla con orgoglio ai raduni riservati alle barche classiche, compreso l’esclusivo trofeo riservato alle imbarcazioni ultracentenarie. Un privilegio per pochi e un’occasione da non perdere.
pubblicato il 5 Ottobre 2016 da admin | in Barche a vela d'epoca, Barche a vela oltre i 15 metri | tag: Anker & Jensen, Coppa del Re di Spagna, Desirée, Dux, Scirocco | commenti: 1Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024
E’ stata venduta? E se sì, è possibile sapere chi l’ha acquistata?