Sant’Elena è una sperduta isola dell’oceano Atlantico distante quasi duemila chilometri dalla costa più vicina, quella dell’Africa, divenuta celebre nel mondo per essere stata l’ultimo esilio dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte. Ma Sant’Elena è anche il nome di una porzione di “un’isola di terra coltivata a vigneto”, il Friuli Isonzo, ( dalla denominazione di origine controllata assegnata a metà degli Anni 70) famosa per i suoi vini. Una porzione di terra goriziana, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, tra dolci colline dove il vino è da sempre un’arte profonda, che prende il nome, appunto, di Azienda vinicola Sant’Elena, produttrice di vini frutto della qualità dei vitigni, complici i terreni alluvionali ciottolosi; della raccolta a mano dell’uva nel momento di maggior espressione aromatica; della lavorazione in cantina che prevede, fra i vari “passaggi”, una notte intera di macerazione in ambiente saturo di CO2 in modo da mantenere al meglio le note aromatiche favorendo la cessione delle sostanze presenti nelle bucce prima della pressatura “in maniera soffice” e la fermentazione alcolica a temperatura controllata mediante lieviti selezionate e indigeni. “Capitoli” della storia della lavorazione del vino che può comprendere solo chi conosce il valore di antiche tradizioni, come quella, rigorosamente utilizzata nell’azienda agricola di Gradisca che, una volta completata la fermentazione alcolica, vede tenere il vino sfecciato dalla parte grossolana in rimontaggio sulle fecce nobili fino a giugno dell’anno successivo, prima dell’imbottigliamento. E con il mantenimento in cantina per un altro anno per l’affinamento in bottiglia prima di essere messo in commercio. Vini per intenditori come il Friulano, vino bianco fine, delicato, elegante, ricco di struttura ed equilibrato dal colore giallo paglierino o dorato chiaro, luminoso, che Stefano Livot, responsabile aziendale, indica come “semplicemente perfetto, con l’ampio bouquet in cui si percepisce la prevalenza dell’armonia delle note vegetali del fieno, dei fiori di campo, del timo, della camomilla fusi a rimandi vinosi e minerali di esemplare pulizia, per essere abbinato a piatti di pesce, così come anche a formaggi erborinati e risotti con le erbe”.
pubblicato il 21 Maggio 2025 da admin | in | tag: Azienda vinicola Sant'Elena, Friuli Isonzo terra di vini d'autore, migliori vini del Friuli Venezia Giulia, Stefano Livot, vino Friulano Sant'Elena | commenti: 0