Sono quasi sessant’anni che il Treccificio Borri intreccia il suo nome con quelle attività in cui la qualità può salvare la vita. È successo alla fine degli Anni 60, quando alcune importanti spedizioni alpinistiche (Ararat ’66, Afghan ’67, Tierra del Fuego ’69) scelsero le funi prodotte a Gaglianico come “polizza sulla vita” dei coraggiosi scalatori. Si trattava delle prime sfide impegnative, il Treccificio Borri esisteva da una quindicina di anni e, sotto la guida del fondatore Adelchi, stava cercando di diventare un punto di riferimento importante e conosciuto nel settore della produzione di corde e funi trecciate.

Dyneema®, Kevlar® e Poliestere: sono loro  i grandi protagonisti  delle più avvincenti  e impegnative regate, materiali capaci di diventare i migliori alleati dell’equipaggio per vincere ogni sfida, in qualsiasi condizioni. Materiali  che grazie all’abbinamento  proposto dal Treccificio Borri (www.treccificioborri.it), diventano sinonimo di durata, performance e resistenza, ovvero le qualità fondamentali in una regata ma anche nel kitesurf, nel parapendio, nell’alpinismo e, ancora, nel tiro con l’arco, nella pesca sia sportiva sia  professionale.

Il mondo delle fiabe ci ha fatto scoprire la forza delle trecce di una bimba che, chiusa in un’alta torre senza porte e senza scale nel mezzo del bosco, utilizzava proprio i suoi lunghissimi capelli dorati intrecciati  per far sì che qualcuno si potesse arrampicare fino alla sua celletta. Il mondo dell’imprenditoria più avanzata ci ha fatto scoprire invece la straordinaria forza di una nuova linea di trecce e doppie trecce in super poliestere ad alta resistenza capaci di raggiungere carichi di rottura fino al 30 per cento superiori rispetto al classico Poliestere Ht, mantenendo lo stesso diametro di corda.