Edificata a partire dalla prima metà del XVIII secolo dalla corona svedese, di cui la Finlandia faceva parte, la fortezza di Suomenlinna si estende su quattro isole situate nel cuore della rada di Helsinki. Entrata nel 1991 nella lista dei siti protetti dall’Unesco, raro esempio di architettura militare marittima europea, Suomenlinna ha una particolarità: protegge nelle sue mura un cantiere navale d’eccezione. Dove un tempo erano costruite le galee da guerra per la Flotta del Baltico del re di Svezia, oggi trovano riparo e sono restaurate le navi storiche del patrimonio marittimo e culturale finlandese. Preservazione materiale delle navi e divulgazione delle tecniche tradizionali sono i cardini del cantiere navale.
“Tutto è cominciato alla fine degli anni ‘70”, spiega Olli Tappola, skipper di Astrid e vera anima del cantiere, “quando in Finlandia si è iniziato a prendere coscienza del patrimonio marittimo. Le vecchie navi in legno, costruite subito dopo la fine della guerra, erano ormai prossime a essere dismesse e distrutte… Eravamo in pochi a credere che quelle navi fossero parte della nostra storia e bisognasse salvarle. Qualcuno di noi le ha comprate per poco, per il gusto di continuare a navigare a vela e per passione delle proprie radici”. L’associazione Viaporin Telakka si è costituita nel 1985. Il presidente Mikko Rytsölä ricorda: “I primi anni ormeggiavamo i velieri nel porticciolo storico di Helsinki dove passavano i lunghi mesi invernali nel ghiaccio. Questo era particolarmente distruttivo per il legno”. Per risolvere questi problemi è nato un gruppo di skipper-proprietari entusiasti, affiancati da persone con competenze diverse. Come Hannu Matikka, storico marittimo e ricercatore dell’Nba, la Riunione dei musei nazionali. Matikka crea quello che diventa il registro navale storico finlandese, pietra miliare del progetto di stabilire la base dei velieri nel bacino della fortezza.
“Non è solo importante proteggere le navi storiche dalla distruzione”, continua Matikka, bisogna proteggere anche il know-how di come si costruiscono e si riparano. Il patrimonio culturale ha la stessa importanza di quello materiale e i due aspetti sono strettamente legati”. Se negli anni ‘70 e ‘80 la maggior parte dei restauri causava spesso più danni che benefici, oggi grazie al registro storico si ha la certezza di eseguire gli interventi con personale qualificato, e rispettando la tradizione. L’associazione, che amministra il cantiere dal 1988, è diventata un centro di studio e lavoro per i giovani. Eemil Rautio, studente in architettura navale, divide il suo tempo fra università e cantiere: “La teoria la studio all’università ma la pratica indispensabile, e le conoscenze operative, le posso trovare solo qui”. Nel cantiere ci sono laboratori storici, di carpenteria in legno e metallo, che non hanno mai smesso di funzionare. “Per noi, che apparteniamo alla generazione passata”, confida Olli, è estremamente importante che questo patrimonio non sia perduto. Le nuove generazioni devono trovare qui tutto ciò che può aiutarli a sviluppare il loro interesse e a condividere la loro passione. Il mondo del mare è sinonimo di libertà e questa fortezza è qui per proteggerla”.
Libero adattamento per mareonline.it del testo di Jacopo Brancati pubblicato sul numero 70 di Arte Navale. Su gentile concessione della rivista Arte Navale. Le immagini di Jacopo Brancati sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali.
pubblicato il 14 Settembre 2020 da admin | in Storie | tag: architettura militare marittima, associazione Viaporin Telakka, Eemil Rautio, Hannu Matikka, Mikko Rytsölä, Olli Tappola, ortezza di Suomenlinna, rada di Helsinki, skipper di Astrid | commenti: 0Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024