Ogni imbarcazione, oltre a un’anima, ha una storia che ne determina il fascino. Orianda non fa eccezione. La sua storia, potrebbe tranquillamente essere la trama di un romanzo e si dipana attraverso attribuzioni regali, requisizioni belliche, navigazioni come nave scuola, armatori-stelle del rock e incendi fortunosamente spenti. La seduzione che esercita un’imbarcazione come Orianda, è quella provata di fronte ad un oggetto misterioso che nasconde un passato affascinante e segreto. Uno yacht dalle linee sinuose, ma dall’ossatura possente, fatto per gareggiare, ma pensato per offrire ogni comfort deve certamente vantare augusti natali. Ecco allora che, in attesa del restauro che lo ha riportato al meritato splendore, uno dei nuovi proprietari comincia le sue ricerche. Le prime notizie raccolte lo davano come appartenuto al re di Danimarca Christian X, che lo avrebbe commissionato quale imbarcazione di piacere nel 1937; altre fonti indicavano la committenza di un presunto Duca di Oresund, della cui esistenza non vi era però alcuna certezza. Esistono tuttavia fonti estremamente precise da consultare e, se il Royal Yacht Registry, che raccoglie i nomi di tutte le imbarcazioni possedute o in uso dalle famiglie reali o dagli Stati sovrani,
pubblicato il 14 Marzo 2015 da admin | in Barche a vela oltre i 15 metri | tag: Neil Peart, Ole Sundø, Ragna IV | commenti: 0
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto