“Lo sviluppo e la funzionalità dei porti italiani possono consentire di recuperare quel 30 per cento di merci oggi sdoganate nei porti del nord Europa. L’obiettivo da raggiungere è quello di sfruttare al meglio i sei giorni di competitività che i porti nazionali, grazie alla loro posizione strategica nel Mediterraneo, hanno rispetto ai competitor. Ma per raggiungerlo occorre cambiare passo e fare il più in fretta possibile, anche per rispondere all’iniziativa messa in campo dai governi dei Paesi del Nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo con l’ambizione di intercettare le merci che entrano attraverso il canale di Suez”. Ad affermarlo è Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio che sottolinea come “gli investimenti decisi dai Paesi nordafricani, che entro il 2015 metteranno sul tavolo altri 8 miliardi di euro, e le certezze fornite agli investitori stiano dando i frutti.
pubblicato il 30 Maggio 2012 da admin | in servizi a terra | tag: Assoporti, Confcommercio, Fai Conftrasporto, Paolo Uggé, sdoganamento delle merci, Sviluppo dei poprti italiani, transhipment | commenti: 2
Un esempio per un mare di amministratoriIn un mare di amministratori pubblici di cui vergognarsi eccone "emergere" - in tutti i sensi - uno di cui