Tutti abbiamo le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro e si chiamano ricordi, altre ci portano avanti e si chiamano sogni. La frase, pronunciata da un celebre attore, Jeremy Irons, sembra fatta apposta per riassumere una storia imprenditoriale che potrebbe tranquillamente diventare un copione per un film: la storia dell’Agenzia marittima Lardon & C. s.r.l., con sede alla Spezia, dove le due macchine del tempo funzionano senza interruzione da ben 140 anni. Una pronta a fare indietro tutta, con l’obiettivo di viaggiare alla scoperta di esperienze uniche per poterle “ripescare” e farne tesoro; l’altra avanti tutta, per lanciare nuove sfide, aggiungendole a quelle, numerosissime, vinte dal 1983 a oggi.
A cominciare dalla prima straordinaria sfida lanciata da Eugenio Lardon, figlio di Jacopo, commerciante di origine russa, trasferitosi in Italia deciso a cogliere le opportunità commerciali offerte dal trasferimento della base della Marina militare del Regno d’Italia da Genova a La Spezia. Un’intuizione di quelle che sanno avere solo coloro che hanno la capacità imprenditoriale impressa nel Dna, come del resto avrebbero confermato le successive scelte fatte da Eugenio Lardon (proprietario, tra l’altro, della pensione Odessa, sede provvisoria, dal 1881 al 1913, del Circolo di marina alla Spezia): ampliare le attività dell’agenzia, specializzata nella cura dei battelli a vapore carichi di carbone e granaglie che costituivano, insieme all’export del marmo, il principale flusso nei traffici, attraverso l’ampliamento della struttura portuale e il potenziamento dei suoi servizi.
Basta frugare fra i documenti più ingialliti custoditi nell’archivio storico dell’Agenzia per trovare, oltre a uno storico tariffario agenziale, datato 1893, tracce dell’impegno pubblico di Eugenio Lardon nella redazione di un nuovo piano regolatore portuale, da lui proposto nel 1904. O, ancora, documenti che testimoniano gli sforzi compiuti, nella sua veste di assessore al porto, per l’allestimento di strutture capaci di far superare i limiti di spedizione di allora (fissati in 100 vagoni al giorno), per la costruzione di banchine capaci di accogliere contemporaneamente 10 vapori, in modo tale da raggiungere quantitativi annui di merci manipolate di circa 800mila tonnellate.
Una rotta imprenditoriale tracciata con pochi, ma chiarissimi punti di riferimento. Chiari e vincenti, come quelli seguiti dal figlio Giacomo, rivelatosi abilissimo nello sviluppare i rapporti col Sud America e col subcontinente indiano, e che nei decenni successivi avrebbe portato l’Agenzia marittima Lardon a diventare il partner insostituibile delle principali Compagnie di navigazione italiane: Italia di Navigazione, Tirrenia, Lloyd Triestino ed Adriatica, Villain & Fassio e Costa Armatori.
Senza dimenticare il ruolo di agenzia portuale svolto al fianco di Contship Lines, o quello di corrispondente delle storiche agenzie Hugo Trumpy e Gastaldi, rapporto che si appresta a festeggiare un secolo di vita. A conferma delle straordinarie capacità degli uomini chiamati a timonare l’Agenzia, ma anche a divenire i rappresentanti consolari prima di Russia (fino al 1918), e successivamente di Svezia e Norvegia.
Il 1957 è un anno che segna un altro importantissimo capitolo in questa storia tanto lunga quanto avvincente: socio paritario dell’agenzia diventa Luigi Cangini, a cui si deve non solo un nuovo impulso nel campo delle spedizioni, ma anche un impegno per lo sviluppo portuale, sia come presidente degli agenti marittimi per quattro lustri, sia come “timoniere” della Commissione permanente marittima della Camera di commercio e vice presidente dell’Unione industriali.
A14 anni più tardi risale, invece, l’ingresso in agenzia di Giorgio Bucchioni, nome al quale è legato in maniera indissolvibile il processo di sviluppo del porto della Spezia nel settore dei contenitori. Il 1971 è l’anno in cui affonda le radici nei fondali spezzini la compagnia Contship che realizza anche il primo terminal container lo-lo. Una nuova, importantissima virata strategica, quella decisa da Giorgio Bucchioni (divenuto col trascorrere degli anni membro della Giunta della Camera di commercio, presidente della Commissione permanente marittima, presidente dell’Azienda dei mezzi meccanici e dei magazzini portuali, primo presidente, nel 1994, della neo costituita Autorità portuale e, infine, dal 2012, presidente di Confindustria La Spezia) che nel 2000 ha salutato l’ingresso nell’impresa di famiglia della figlia Giorgia, divenuta amministratrice nel 2008.
Un ingresso dal fascino particolare visto che Giorgia Bucchioni rappresenta la quinta generazione alla guida aziendale. E, come nella tradizione di famiglia, anche lei ha saputo viaggiare contemporaneamente sulle due macchine del tempo, prendendo esempio da un grande passato e guardando al futuro sempre oltre l’orizzonte, a nuove sfide da vincere. Come quella che ha portato, fin dal 2005, allo sviluppo delle attività crocieristiche e alla costituzione di La Spezia Cruise Facility, società di cui è presidente e che vede la compagine sociale partecipata da figure di specifica professionalità. Senza dimenticare una “tradizione ultrasecolare dell’azienda”: l’impegno nella vita associativa che l’ha portata sia a far parte dell’Associazione agenti marittimi sia di Confindustria, in cui ricopre la carica di vice presidente gruppo Giovani imprenditori nazionale.
Testo di Daniela Rodeschini per mareonline
pubblicato il 29 Giugno 2023 da admin | in Personaggi, servizi a terra, servizi in mare, Storie | tag: Agenzia marittima Lardon & C, compagnia Contship, Contship Lines, Eugenio Lardon, Gastaldi, Giorgia Bucchioni, Giorgio Bucchioni, Hugo Trumpy, La Spezia Cruise Facility, Luigi Cangini | commenti: 0