C’è una straordinaria cantina negli abissi del Mar Ligure dalla quale emerge un mare di bollicine assolutamente unico per un brindisi dedicato al mare, alle prossime navigazioni, o, perché no, alle future immersioni. La “cantina” è quella che Piero Lugano, viticultore per vocazione, ha “aperto” pochi anni fa nei fondali della riserva marina del Parco di Portofino, dopo aver sognato per anni di fare un suo spumante. Un sogno rimasto per anni irrealizzato perché non riusciva a trovare la cantina adatta. Poi, un giorno, l’idea, solo apparentemente assurda: aprire una cantina sott’acqua. “A 60 metri di profondità, per la precisione, dove non c’è escursione termica, dove la temperatura resta costante a 15 gradi, la pressione è intorno ai 7 bar, l’effetto culla prodotto da mareggiate e correnti assicura alle bottiglie il necessario movimento, la penombra è ottimale e, soprattutto, l’assenza di ossigeno evita i rischi di ossidazione”, aveva spiegato pochi anni fa Piero Lugano presentando la sua iniziativa.
Aggiungendo che l’idea gli era venuta “semplicemente ripensando a quante volte erano state trovate a bordo di relitti di navi greche o romane anfore che ancora contenevano vino”. Il risultato di questa intuizione è Abissi, un “bollicine” dai profumi floreali intensi, sapido al palato e con una spiccata acidità, con sentori dolci di frutta bianca che lasciano il posto a note minerali prolungate.
Uno spumante dal perlage appena avvertibile, custodito in una bottiglia che una volta “ripescata” viene avvolta, così com’è, ricoperta di alghe e incrostazioni, in una pellicola trasparente che ne fa la soluzione perfetta per un brindisi al mare. Assaporando uno spumante fatto secondo le regole dello Champagne, salvo un particolare: la rifermentazione in bottiglia è avvenuta su un fondale marino e il remuage, la ripetuta rotazione delle bottiglie normalmente adagiate sulle pupitres, non viene compiuta né dalla mano dell’uomo né da una macchina, ma è affidata all’oscillazione impressa dalle correnti marine.
Un vino prodotto con uve di Bianchetta, varietà autoctona della Liguria, e in parte di Vermentino al posto di tipologie ben più collaudate quali Chardonnay o Pinot, che un gruppo di sommozzatori professionisti hanno portato “in cantina”, per la prima volta, nel maggio 2009, calando 12 grandi gabbie, contenenti complessivamente 6.500 bottiglie, sul fondale a 60 metri di profondità in località Cala degli Inglesi, una baia incontaminata fra Portofino e la Cala dell’Oro.
Lì sono rimaste per 13 mesi fino a quando, il 30 giugno 2010, è stata recuperata la prima gabbia e poi, via via le altre per proseguire con le successive operazioni previste dal metodo classico nella cantina del ristorante La Brinca di Né in Val Graveglia (Chiavari). Lo spumante è un pas dosé. “Non ho aggiunto la liqueur d’expedition perché ho voluto che lo spumante restasse il più possibile naturale, che fosse l’espressione del terroir ligure. Ho preferito mettere a nudo qualità e difetti”, ha commentato Piero Lugano assaggiando , emozionatissimo, il primo flute di Abissi, lo spumante che riserva davvero un mare di sorprese…
Testo realizzato da Baskerville srl per mareonline
pubblicato il 27 Giugno 2024 da admin | in Vini & alcolici | tag: Cala degli Inglesi, cantina sott'acqua, Piero Lugano, riserva marina del Parco di Portofino, ristorante La Brinca di Né, uve di Bianchetta | commenti: 5
Ditemi voi come un vero uomo (o donna) di mare a Capodanno potrebbe brindare con un altro champagne!!!!!
Grazie a mareonline per avermi fatto scoprire il miglior “bollicine” con cui un lupo di mare come me potesse brindare a un anno nuovo ricco di navigazioni!!!!! Buon 2014 a tutti coloro che amano il mare.
È possibile immergersi per visitare questa cantina? Ci sono visite guidate per sub? Grazie.
Nessuno sa se è possibile fare immersioni guidate in cantina?
È possibile “scendere a visitare la cantina” facendo immersioni guidate? Ho visto che già in passato qualcuno l’ha chiesto ma senza ottenere risposta. Spero d’essere più fortunato. Grazie e buon anno. Ps:Magari brinderò proprio con queste bollicine….. (sono davvero buone?)