Per 47 anni ha navigato solamente in mare. Adesso naviga anche in rete adeguandosi allo scorrere del tempo oltre che a quello del vento. L’edizione 48 della Barcolana, la regata più affollata d’Europa, si articolerà su due week end da vivere a gonfie vele ma la grande novità è la nuova versione del sito web (barcolana.it) pensato assicurare anche ai naviganti virtuali tutte le emozioni che si vivono in mare. la Barcolana numero 48 è stata presentata il 5 luglio a Trieste in un incontro che ha ribadito, nel caso ce ne fosse bisogno, l’importanza di un evento diventato ormai punto di riferimento per il mondo della vela e per la vita della città giuliana. Barcolana 48 prevede un primo weekend (30 settembre-2 ottobre) dedicato ai ragazzi della Barcolana Young, alla vela acrobatica con Barcolana Fun e agli sport che non utilizzano vele ma che condividono con la Barcolana la passione per il mare (Barcolana Nuota, Pesca e Rema). Durante la settimana successiva Trieste aprirà le sue vele all’arte e alla cultura, che saranno presenti nelle scuole, nei negozi, nei teatri e in tutte le attività istituzionali.
Poi, nel fine settimana del 9 ottobre, la regata Coppa d’Autunno, con il Villaggio Barcolana. “Abbiamo lavorato”, ha detto Mitja Gialuz, presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, “per migliorare la fruizione della manifestazione e per dare valore a tutto il pubblico: chi viene per regatare, chi per vivere l’atmosfera e la festa a terra, chi ama le imbarcazioni e vuole lasciarsi ispirare dalla storia e dalla cultura di mare, per tutti i triestini che con noi ospitano l’evento e meritano di essere protagonisti. Il nostro obiettivo è quello di far crescere la manifestazione creando un calendario condiviso, già pronto a luglio nel suo nucleo centrale, adatto a un pubblico vario e sempre più ampio. Con una parola chiave: ospitalità”. Così anche quest’anno, il mare di fronte a Trieste si colorerà di bianco, il bianco delle migliaia di vele che, gonfiate dal vento, trascinano scafi di almeno 6 metri e di ogni livello tecnologico verso un traguardo che riunisce la soddisfazione della vittoria agonistica e il piacere della partecipazione. È un po’ come una maratona, la Barcolana.
Vi partecipano tutti, con obiettivi diversi, con record da abbattere, con sfide personalizzate. Uno al fianco degli altri, tutti uguali di fronte al mare, tutti uniti da un’unica grande passione: quella della vela. Nata nel 1969, con 51 barche al via, la Barcolana è diventata adesso la manifestazione con il maggior numero di partecipanti. I velisti sono circa 20mila, le persone attratte dall’evento 400mila.
Numeri che fanno capire quanto la Barcolana abbia navigato in questi anni, da quando Betelgeuse, timonata da Piero Napp, della Società Triestina della Vela, pose il suo sigillo sulla prima edizione. La crescita della manifestazione giuliana ha seguito due rotte: quella numerica, che ha portato la Barcolana ai vertici mondiali in termini di partecipazione creando interesse e interessi di grande rilievo, e quella agonistica, che ha trasformato la regata in una gara da vincere investendo risorse notevoli in tecnologia e sviluppo.
Due direttrici che hanno avuto un’incredibile accelerata alla fine degli Anni 80, quando alla Barcolana è arrivato il Moro di Venezia. L’evento ha iniziato a valicare i confini del Mediterraneo, le barche ad arrivare da tutto il mondo. E che barche. Nel 2003 e nel 2004 la gara è stata vinta da Alfa Romeo, uno scafo straordinario del miliardario neozelandese Neville Crichton. Poi il trionfo del maxi yacht Skandia, charterizzato da un gruppo di atleti triestini della Barcola e Grignano, e ancora tre vittorie di Crichton. Sono gli anni dei record di presenze, sospinti anche da un vento mediatico alimentato dalla presenza dei protagonisti della Coppa America.
Vincenzo Onorato con Mascalzone Latino nel 2007, Shosholoza l’anno successivo. La Barcolana ormai è diventata un must e nel 2009 si tuffa anche in Internet. Web tv, diretta via streaming della regata con 30mila contatti.
Alla fine dell’anno, il sito della manifestazione viene consacrato come il più visitato fra i portali dedicati alla vela e il Financial Times dedica alla Barcolana una foto a tre colonne.
È anche l’anno del meritato e commovente successo dello sloveno Mitkja Kosmina, finalmente sul primo gradino del podio dopo sette secondi posti, una storia nella storia della Barcolana. Negli ultimi anni la manifestazione triestina ha continuato la sua rotta nel tempo, con il timone tenuto ben fermo dagli organizzatori della Società Velica di Barcola e Grignano. L’hanno sognata, l’hanno realizzata, l’hanno fatta crescere fino a farla diventare il punto di riferimento mondiale della vela in un viaggio del quale non si intravede, per fortuna, il traguardo.
Testo realizzato da Baskerville srl Comunicazione & Immagine. Le immagini di Carlo Borlenghi e Emme&emme/Barcolana sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. È fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali.
pubblicato il 8 Luglio 2016 da admin | in Eventi in Italia, Regate in Italia, Storie | tag: Alfa Romeo, Barcolana, Betelgeuse, Mascalzone Latino, Mitkja Kosmina, Moro di Venezia, Neville Crichton, Piero Napp, Shosholoza, Società Triestina della Vela, Società Velica di Barcola e Grignano, Vincenzo Onorato | commenti: 0Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024