A maggio 2020 festeggerà 53 anni. Portati splendidamente, come del resto da moltissime delle ospiti che il Byblos ha ospitato nei suoi primi 53 anni di vita. Tenuto a battesimo il 28 maggio 1967 da Brigitte Bardot e Mireille Darc, l’hotel di Saint Tropez è subito diventato un rifugio per stelle del cinema, dello sport e dello spettacolo, il teatro di eventi e avvenimenti di portata mondiale, un set cinematografico per film come Gendarme o L’anno della medusa, con Valerie Kapriski e Bernard Giraudeau, e ha fatto da sfondo alle avventure di Largo Winch, eroe dei fumetti diventato famoso col soprannome di “miliardario in blue jeans”. Essere finito sui rotocalchi di tutto il mondo col matrimonio di Mick Jagger con Bianca Perez nel 1971, con le foto di Maddalena di Svezia e Alberto di Monaco, o con le imprese di Bruce Willis, Naomi Campbell, George Clooney ed Elton John scatenati sulla pista della discoteca Cave du Roy, permetterebbe una comoda vita di rendita per altri 53 anni. Ma non è questa l’intenzione della proprietà e del management, che non vogliono vivere di ricordi e sul glorioso passato del Byblos hanno deciso di consolidare un mito dell’hotellerie internazionale, facendone un punto di riferimento per il mercato mondiale del lusso. Gli elementi fondamentali sono ancora quelli individuati a metà Anni 60 dal fondatore di origine libanese Prosper Gay Para. Oggi come allora il Byblos è un villaggio nel villaggio. È un borgo provenzale racchiuso nell’abitato di Saint Tropez. Del villaggio provenzale replica il senso di ospitalità, l’atmosfera di intima amicizia, l’eleganza e un’inimitabile sensazione di libertà e naturalezza. Su un quadro che sembra aver preso forma dai versi di Jacques Prévert, sono intervenuti poi Antoine Chevanne e il direttore generale Stephane Personeni, decisi a mantenere inalterato il fascino delle origini con l’aggiunta di servizi indispensabili per fare di ogni soggiorno un’esperienza unica. Giardino e piscina, sole e mare in fondo a un sentiero tracciato nella macchia sono esempi di felicità oggi completati con l’offerta di una moderna Spa. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Sisley, uno dei marchi più prestigiosi della cosmetica francese, e incrocia due identiche filosofie di eccellenza e autenticità assolute.
Tutto viene rielaborato e riproposto in chiave di piena originalità e le virtù benefiche dell’aromaterapia o di altri trattamenti si manifestano sempre in piena sintonia con la natura e le essenze dell’ambiente mediterraneo. Intorno all’olivo si sviluppa, per esempio, un viaggio di tre ore che comincia con un bagno di vapore agli oli essenziali, un massaggio del corpo accompagnato da un’intensa idratazione e concluso con un delicato intervento a base di malachite per idratare il viso e restituire alla pelle il massimo splendore. È solo una proposta particolarmente seducente all’interno di un ricchissimo menu nel quale è possibile scegliere tra un ventaglio di cure elaborate da Sisley: come il massaggio riparatore Tramonto a Saint Tropez, il massaggio alla noce di karité e al fiore di malva, oppure l’autoabbronzante battezzato Sole senza sole. I quasi 50 anni del Byblos hanno portato a qualche importante trasformazione anche negli interni. Per richiamare il Mediterraneo fino all’interno dell’hotel, molti muri sono stati abbattuti valorizzando al massimo volumi, luminosità e ariosità degli ambienti. Nell’ala ribattezzata Bastide si è intervenuta su quattro suite e sei camere con tessuti, arredi e accostamenti di colori dal sabbia al turchese per fare di ogni camera un pezzo unico, con un proprio stile e una propria atmosfera speciale. Unica concessione all’uniformità sono il comfort e lo charme senza uguali delle sale da bagno attrezzate come luoghi di relax e benessere. Anche a tavola si possono riconoscere parecchie novità. Spoon Byblos porta a Saint Tropez il modello di ristorazione inventato da Alain Ducasse e basato sulla massima libertà da parte del cliente che può scegliere tra diversi tipi di sedute, tra bacchette o posate e può addirittura comporre i propri piatti unendo i diversi ingredienti proposti alla carta e tutti ispirati alla cucina italiana, spagnola e nordafricana. Più tradizionale l’offerta del Bayader, affacciato sull’immensa piscina dell’hotel. L’ultima delle novità è che lo stile del Byblos non sarà più trattenuto entro le mura dell’hotel, ma uscirà alla conquista del mondo attraverso una gamma di prodotti griffati. Per ricordare un hotel davvero speciale.
pubblicato il 24 Febbraio 2020 da admin | in Hotel | tag: Brigitte Bardot e Mireille Darc, Cave du Roy, Hotel in Costa Azzurra, Largo Winch il film, Mike Jagger e Bianca Perez, Naomi Campbell, Saint Tropez | commenti: 1Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024
Sarà, ma il Fabri e la Monica ci hanno dormito? Se sì, allora è davvero da star….