Le onde alte, gli scogli, il mal di mare, gli squali, i calamari giganti, il Triangolo delle Bermude, Scilla, Cariddi, il Kraken e tutto quello che volete. Le preoccupazioni di chi si imbarca, magari per la prima volta, sono davvero tante. Fra le altre, un po’ più indietro nella lista, c’è anche quella del cibo. Già, bisogna stare in uno spazio abbastanza limitato con altre persone che spesso non si conoscono, figuriamoci quanta voglia si può avere di condividere piatti che magari non piacciono nemmeno. Bene, prima di salire a bordo, bisogna avere ben presente le difficoltà che si incontrano quando si deve riempire la cambusa, cioè acquistare il cibo da mangiare durante la crociera. Indipendentemente dai gusti e dalle voglie, è evidente la difficoltà di conservazione di alcuni cibi visto che il frigorifero è alimentato dal motore e che, soprattutto sulle barche più piccole, non possiede grandi capacità di raffreddamento. Il cibo fresco, quindi, deve essere limitato e conservato in modo adeguato. Innanzitutto bisogna provvedere a stivare una buona dose di acqua potabile, visto che quella presente a bordo non è potabile. Mettete in conto un litro e mezzo a testa al giorno, se fa particolarmente caldo anche qualcosa di più. Altri tipi di liquidi necessitano di una conservazione più attenta, ma la loro presenza dipende da quanto alcolica volete che diventi la vostra vacanza. Poi bisogna acquistare e stivare con cura tutti gli alimenti che non corrono il rischio di deperire: olio, pasta, scatolame vario, biscotti e dolci a lunga conservazione, cracker e pane confezionato, caffè, the, zucchero e sale.
Non dimenticate mai biscotti e pane: non solo per gli spuntini, ma anche perché sono un ottimo aiuto in caso di mal di mare. I formaggi stagionati e duri e anche alcuni tipi di insaccati si conservano con facilità, mentre per altri prodotti caseari e alimentari occorre qualche precauzione che vi racconteremo in seguito. Fra i diversi tipi di latte, scegliete quello a lunga conservazione in confezioni da mezzo litro.
I frutti e le verdure che si conservano meglio sono limoni, arance, mele, patate e cipolle. Acquistatene in grande quantità.E veniamo ai metodi di conservazioni più usati per mantenere commestibili alcuni alimenti. Per quanto riguarda i formaggi, è buona norma avvolgerli in un panno bagnato per evitare che si secchino. Nel caso ciò accadesse comunque, si può provare a bagnarli con vino bianco per riportarli alla vita. Se non ci riuscite, potete comunque berci sopra. Il burro è più semplice da conservare: basta riporlo in un contenitore ermetico pieno d’acqua. Il pane deve essere avvolto in un panno e conservato in un luogo fresco.
Prediligete le forme grosse con una crosta dura: si conservano più a lungo. Capitolo uova: riposte al sicuro, in un luogo fresco, possono durare alcuni giorni. Se avvolte in carta da giornale e girate regolarmente, durano anche di più. Se poi avete in animo di consumarle dall’altra parte dell’oceano, provare a scottarle e spalmarle di vaselina.
Abbiate comunque sempre l’accortezza, prima di consumarle, di fare il test di conservazione: l’immersione dell’acqua. Se galleggiano sono da buttare. Frutta e verdura sono da conservare in un luogo fresco ed aerato. Le retine appese sono una buona soluzione; antiestetiche, magari, ma permettono di guadagnare spazio.
La carne va a male assai in fretta. Consumatela immediatamente. Stessa cosa per il pesce, ma qui il discorso è assai diverso, soprattutto se siete ottimi pescatori. Il supermercato lo avete sotto la chiglia e il problema della conservazione non si pone neppure. Per quanto riguarda gli affettati, preferite quelli conservati in buste sigillate.
Prima di salpare l’ancora dovete essere messi a conoscenza di qualche altra informazione. I compiti di cucina e cambusa, durante le crociere, vanno suddivisi a seconda delle possibilità e capacità, tenendo conto che lo skipper è un ospite non pagante. La soluzione migliore e più utilizzata è quella di fare una cassa comune e di utilizzarla per le spese alimentari.
Per l’organizzazione, è indispensabile che a bordo ci siano una o più persone responsabili della pianificazione, dell’acquisto e dello stivaggio delle
provviste di bordo. Ogni porto dispone di un fornitissimo market e in alcune località ci sono venditori che fanno servizio alle barche alla fonda offrendo di tutto: pane, frutta, verdura, uova e altri generi alimentari. Approfittatene, soprattutto se siete lontani dai marina più attrezzati. Per quanto riguarda la cucina vera e propria, o vi siete portati un cuoco oppure potete occuparvene a turno. Tenete sempre conto che a bordo non è sempre facile cucinare piatti complessi e ricercati e che il gas è fornito da una bombola. È quindi preferibile privilegiare formati di pasta che richiedono pochi minuti di cottura evitando il riso. Buon vento e buon appetito.