Immergersi nella lettura navigando nel mare di Internet può aiutare a “pescare” diverse informazioni sul mondo subacqueo, sulla sua pratica, sui suoi protagonisti. Accade, per esempio, imbattendosi in una tesi di laurea di una studentessa del corso di laurea triennale in progettazione e gestione del turismo culturale dell’università di Padova, Giulia Rizzo: un’ autentica miniera d’informazioni che spaziano dalla diffusione nel mondo della subacquea, con le aree geografiche in cui è più praticata, alle diverse didattiche d’insegnamento, mettendo a confronto Padi e Fipsas; dal mercato e dai diving center alla sostenibilità del turismo subacqueo, fino a un “identikit” del turista subacqueo. Oppure “ approdando” – sempre navigando in rete – nel sito di Lustrica Diving per scoprire, come afferma la titolare, Damiana, che il mondo sommerso è sempre più rosa, con “l’altra metà del cielo” che sta diventando sempre più spesso anche l’altra metà del mare, con sempre più appassionate praticanti. E non solo allieve ma anche istruttrici. Per scoprire invece che quello della subacquea è un mondo che sta riemergendo da un mare di crisi in cui era davvero sceso in profondità negli ultimi anni, sarebbe bastato “navigare” fra gli stand di Eudi Show 2025, il più importante appuntamento della subacquea in Italia e uno dei principali del settore al mondo, andato in scena alla Fiera di Bologna dal 21 al 23 febbraio. Un’edizione da record, come mai in passato era capitato, con il padiglione 30 della fiera letteralmente invaso da un mare di appassionati, come conferma Gianni Risso, giornalista e fotografo subacqueo, autentico pioniere di questa disciplina, rimasto sorpreso e perfino commosso da quello che non ha esitato a definire, “il vero e proprio assalto alle biglietterie da parte di uomini e donne provenienti da tutta Italia ma anche da diversi Paesi d’Europa e perfino di altri continenti. I dati dichiarati dall’organizzazione parlano di un incremento di visitatori pari al 35 per cento rispetto alla precedente edizione dell’ottobre 2023 e posso comfermare che dal mio “osservatorio speciale”, il mio stand di www.apneaworld.com, ho toccato con mano questo exploit, con un coinvolgimento di subacquei come mai mi era capitato di vedere nelle 29 precedenti edizioni di Eudi Show a cui non ho mancato di partecipare”, ha raccontato Gianni Risso. Racconto di un testimone diretto – oltre che d’eccezione – che per due giorni è stato “letteralmente trascinato in un vortice di eventi, fra gli oltre 150 proposti”, visitando gli stand degli oltre 200 espositori, distribuiti sui 13mila metri quadrati del nuovo padiglione 30, “incrociando peraltro”, sottolinea l’uomo che da decenni racconta il mondo sommersi con articoli e immagini, “un incredibile numero dei personaggi storici della subacquea, fra campioni delle varie specialità agonistiche che non si erano più visti in fiera da anni, ma anche “vip” appassionati di fondali marini. E questo grazie soprattutto al lavoro della Fipsas capace di organizzare davvero un mare di eventi collaterali. Oltre che, ovviamente, grazie agli “oggetti del desiderio” di chi pratica questa attività, con le aziende presenti che hanno colto l’occasione per esporre le ultimissime novità. Offrendo l’opportunità di vedere e toccare con mano – aspetto più affascinante della fiera – erogatori, maschere, compressori per la ricarica delle bombole, mute stagne, mute da apnea, monopinne, droni subacquei professionali e amatoriali, computer. Ma anche di sognare a occhi aperti sfogliando le brochure delle mete subacquee più gettonate e di quelle nuove. E la due giorni bolognese”, prosegue il giornalista fotografo genovese nelle cui vene c’è chi giura scorra acqua di mare (leggi qui il ritratto a lui dedicato ) è stata anche l’occasione per “prendere visione dei programmi di tutte le didattiche, con gli appassionati di scatti fatti nei fondali che “sbavavano letteralmente, io per primo, di fronte a custodie subacquee per foto e videosub sempre più performanti”. Senza dimenticare le tante curiosità pronte a catturare i visitatori. Un esempio? “Le novità perfino per i nostri amici cani. L’azienda Cressi, marchio storico che non ha certo bisogno di presentazioni, ha presentato per esempio giubbetti e salvagenti creati proprio per i nostri amici a quattro zampe per agevolare il loro contatto con l’acqua”. Insomma, un’edizione fantastica alla quale “sono mancati solo i rappresentanti di alcune ditte del settore che hanno disertato la fiera. Probabilmente avranno avuto le loro buone ragioni, ma non sanno cosa si sono persi. O meglio, leggendo le notizie sull’andamento di Eudi Show 2025 l’avranno scoperto, e probabilmente si saranno mangiati le mani pensando alla straordinaria occasione che avrebbero avuto per consolidare la loro immagine. Facendosi conoscere probabilmente anche da un sacco di nuovi poitenziali clienti. Perché questa esizione è stata davvero letteralmente invasa, come mai in passato, da un mare d’appassionati, a conferma che la passione per la subacquea sta tornando “a galla”. E se tutte le realtà del mondo sub saranno pronte a cavalcare la nuova onda, impegnandosi di più per promuoverla, l’attività emergerà ancora più prepotentemente, riacquistando il terreno perso in passato rispetto ad altri sport più di moda”. Parola di un sub che per le immersioni nutre una passione profondissima da oltre 60 anni e che a Bologna si è “divertito un mondo, incontrando un mare di amici, ed è rimasto felicememnte sorpresodalla risposta in termini di pubblico, di visitatori”. Insomma una “full immersion” da sogno. Da rivivere magari a Eudi Show 2026, in calendario sempre a Bologna dal 20 al 22 febbraio delprossimo anno.
pubblicato il 2 Marzo 2025 da admin | in | tag: Cressi Sub, Eudi Show Bologna 2025, Gianni Risso | commenti: 0