Un Salone nautico può raccontare molte cose. Quello di Venezia, in programma dal 29 maggio al 6 giugno all’Arsenale, il secondo dopo il debutto del 2019 e la cancellazione dell’edizione 2020 travolta dall’ondata di contagi da Coronavirus, racconta, ancor prima di salpare, della straordinaria voglia dell’Italia di ripartire. Meglio se per una vacanza; molto meglio se a bordo di uno scafo, magari ibrido o elettrico. Un desiderio di tornare alla “normalità” sottolineato dall’aumento degli “oggetti del desiderio” di migliaia di armatori in vetrina all’evento organizzato da Vela SpA in collaborazione con la Marina militare e con la partnership della Camera di commercio di Venezia e Rovigo: le barche attese, tra i 15 e i 42 metri, sono infatti oltre 220, con un incremento del 50 rispetto alla “prima” del 2019 e con la possibilità di bissare, o addirittura superare, il successo del 2019 quando il Salone nautico di Venezia aveva fatto registrare 27 mila visitatori e oltre 100 espositori. Esponenti della miglior cantieristica italiana e mondiale che, proprio sull’onda della più che positiva esperienza vissuta due anni fa, hanno immediatamente accolto l’opportunità di approdare nuovamente in laguna. Affiancati da nuovi espositori: come, per esempio, Roberto e Barbara Spadavecchia, titolari della Navaltecnosud di Bari, veri e propri “ambasciatori” del desiderio dell’Italia di ripartire che non hanno esitato un solo istante di fronte all’opportunità di fare rotta per la prima volta verso gli stand dell’Arsenale (dopo essere stati protagonisti negli anni scorsi ai Saloni più importanti in tutto il mondo) “per essere sempre più presenti nel mercato nazionale e per testimoniare, con la nostra presenza all’evento, la nostra volontà d’imprenditori di voler contribuire a far ripartire l’intero Paese”, come sottolinea Barbara Spadavecchia, ansiosa di “immergersi in un evento che promette di regalare emozioni uniche”. Perché, spiega la figlia del fondatore di Navaltecnosud che da anni ormai affianca il padre al timone dell’azienda barese (diventata un “interlocutore primario” per la cantieristica mondiale in tema di invasi, cavalletti, puntelli, tacchi, sia fissi che regolabili, selle fisse e trasportabili con carrelloni motorizzati, bilancini, carrelli trainati, stive e scaffali per ogni tipologia di natante, cabine retrattili su ruote o su binari per stoccaggio e per verniciatura), “salire a bordo del Salone nautico di Venezia significa davvero, come recita il felicissimo slogan scelto dagli organizzatori, essere dove “l’arte navale torna a casa”: all’Arsenale, la culla della cantieristica, capace di scrivere pagine straordinarie nella storia di una città meravigliosa, unica al mondo, costruita sull’acqua 1600 anni fa”. Un Arsenale capace oggi, proprio ospitando il Salone, di far viaggiare i visitatori nel tempo: grazie alle sue bellissime strutture, degne di una “fabbrica di imbarcazioni” diventata leggenda nel mondo, pronte a proiettare i visitatori nel passato; grazie alle barche esposte (con un’attenzione particolare alla vela e all’ibrido / elettrico) pronte a salpare nel futuro. Imbarcazioni messe in vetrina sulla terra (nei seimila metri di padiglioni al coperto e negli oltre 10 mila metri quadri di spazi espositivi esterni) ma, soprattutto, pronte a specchiarsi nelle acque del bacino acqueo di 50 mila metri quadri attorno a cui gravitano le strutture di terra e dove possono ormeggiare le imbarcazioni, che hanno a disposizione 1.500 metri di pontili. “Uno scenario e un evento unici per “rialzare la testa” e lasciarsi finalmente alle spalle la pandemia”, come afferma Barbara Spadavecchia che nel proprio stand a Venezia accenderà i riflettori “in particolar modo sugli scaffali che hanno visto le ordinazioni moltiplicarsi sulla scia delle agevolazioni di questo periodo per le strutture amovibili”. Un altro “segnale della ripartenza” che, prosegue Barbara Spadavecchia, “vedrà nel Salone nautico di Venezia uno straordinario trampolino di lancio grazie a quanto proposto dagli oltre 160 espositori tra cantieri, indotto e accessoristica, con un più 20 per cento rispetto alla prima edizione, sintomo che molti altri come noi hanno deciso di “puntare” su questo appuntamento, imperdibile non solo per i visitatori, ma anche per gli espositori. Un evento reso unico e imperbile anche grazie a tutto quanto farà da “contorno” al piatto forte dell’esposizione: penso per esempio agli eventi creati per accendere i riflettori al massimo sulle nuove imbarcazioni alimentate a energia elettrica, come l’ E-Regatta che vedrà, dal pomeriggio di mercoledì 2 a venerdì 4 giugno, la disputa di prove di endurance, agilità e velocità; penso all”opportunità di ammirare il Museo storico navale, situato a pochi passi dall’ingresso del Salone, che propone uno spaccato sulla storia della navigazione e della città negli anni del suo dominio sui mari, aperto e visitabile tutti i giorni dalle 11 alle 17. Ma penso anche agli sconti per lo shopping, ai percorsi gastronomici ideati per tutta la durata del Salone. Una seconda edizione davvero imperdibile per i visitatori oltre che per gli espositori: io e mio padre non abbiamo avuto esitazioni sulla scelta di partecipare. Non potevamo assolutamente non essere presenti a un appuntamento che, oltre a tutto, promette di spalancare nuove rotte commerciali, nei mercati dell’est, in rapida crescita. Anche in questo caso un ritorno al passato, riprendendo una tradizione di commerci con il Mediterraneo orientale, tra l’est europeo e l’Asia, risalente alla Repubblica Serenissima”.
pubblicato il 1 Giugno 2021 da admin | in | commenti: 0