“Cominciate con il fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”, diceva San Francesco d’Assisi. Un invito che Roberto Spadavecchia, imprenditore entrato nel mondo della cantieristica nautica convinto di aver trovato la rotta per fare, in materia di “strumenti” per favorire ogni tipo di lavoro su un’imbarcazione, ciò che è basilare, fondamentale e, dunque, necessario, ha messo in pratica. Facendolo così bene da farlo apparire, in molti casi, quasi impossibile agli occhi di chi non era neppure stato sfiorato dall’idea che realizzarlo fosse davvero possibile. Riuscendo a sorprendere se stesso per i risultati ottenuti, ma soprattutto i moltissimi titolari di cantieri che, sorpresa dopo sorpresa, hanno iniziato ad affidarsi alla sua azienda, la Navaltecnosud di Bari. Un’azienda diventata presto un punto di approdo insostituibile per aziende di ogni angolo del pianeta, pronta a “stupire” anche il vero e proprio mare di visitatori approdati nei saloni internazionali di cui l’azienda barese è puntuale protagonista e il suo timoniere mattatore. Come il Metstrade di Amsterdam, in programma ad Amsterdam, con l’edizione 2024, dal 19 al 21 novembre, pronto a far immergere i visitatori in tutto quanto “fa nautica” . Con lo stand della Navaltecnosud capace di guidare, come il più luminoso dei fari, gli operatori più attenti verso le più importanti novità. Come la Cabin for storage, cabina per rimessaggio che potrebbe tranquillamente recitare il ruolo da star non solo in una fiera di settore ma anche sul palcoscenico di un teatro, in uno spettacolo di trasformismo, vista la sua capacità di cambiare volto (come potrebbe fare Arturo Brachetti, il più grande attore-trasformista del mondo, semplicemente incredibile nel proporre alla platea una “galleria” di oltre 350 personaggi, di cui 100 interpretati in un solo spettacolo) “realizzata in diverse varianti: fissa, retrattile a pantografo su binari, o su ruote”, come spiega Roberto Spadavecchia, “a sua volta “genio del trasformismo” della cantieristica nautica, spiegando che “le caratteristiche della cabina pronta ad andare in scena al “Mets”, uno dei più importanti appuntamenti a livello mondiale, possono essere personalizzate in base alle specifiche necessità dell’utente, con la struttura portante composta da arcate tubulari collegate da pantografi o barre distanziatrici”. E con “tutte le arcate, le barre, i pantografi e, in generale, i tubolari che formano la struttura, realizzati con profili scatolari in acciaio, saldati longitudinalmente ad alta frequenza”, sottolinea sempre il “comandante” della Navaltecnosud, ricordando, che “i profili sono ottenuti da nastro zincato a caldo in continuo e calibrato” e, ancora, che “la copertura della struttura metallica realizzata con un telo in Pvc è leggerissima, del peso di soli 900 grammi per metro quadro, compresi per di più gli accessori per il fissaggio, con uno spessore complessivo di 0,55 millimetri”. Un telo leggerissimo, sia nella direzione orizzontale che verticale, ma capace di offrire “una resistenza alla trazione di 3000 N/5 cm e una resistenza alla lacerazione di 300 N”. Informazioni che a molti potranno non dire nulla, ma che agli addetti ai lavori dimostrano che Roberto Spadavecchia il motto di San Francesco l’ha messo davvero in pratica. Compiendo un piccolo vero “miracolo” professionale.
pubblicato il 14 Novembre 2024 da admin | in | tag: cabina di rimessaggio a pantografo, cabina di rimessaggio retrattile, cabina di rimessaggio su binari, cabina di rimessaggio su ruote, cabine di rimessaggio magiche, Metstrade di Amsterdam, migliori cabine di rimessaggio per barche, Navaltecnosut, Roberto Spadavecchia | commenti: 0