Vedere una pinna di un grande squalo affiorare dall’acqua, a pochi metri dal proprio gommone, può essere uno spettacolo da infarto. Almeno per un “navigante della domenica”. Non certo per uno come Salvatore Roccaforte, che a questo tipo di “incontri ravvicinati” è abituato e che da uomo degli abissi (vicecampione del mondo di pesca in apnea è stato capace in gara di pescare una ricciola di 43 chili abbondanti a 60 metri di profondità dove nuotava ovviamente con la sola scorta d’aria che aveva inspirato nei polmoni prima d’immergersi) ha immediatamente riconosciuto in quello squalo, avvistato mercoledì 28 marzo alla secca di Razzoli, nelle Bocche di Bonifacio fra Corsica e Sardegna, un innocuo abitante dei mari. Uno squalo elefante che, a soli 150 metri dalla riva, ha nuotato per un tratto a fianco del gommone timonato dal 42enne custode dell’Isola dei Cappuccini, nell’arcipelago della Maddalena, uscito per un’escursione. Uno squalo, lungo dai cinque ai sei metri (un paio abbondanti in meno di un altro esemplare avvistato sempre in zona recentemente) che Salvatore Roccaforte ha fotografato inviando poi lo scatto della pinna dorsale al centro di Bonifacio che si occupa degli squali, per capire se potesse essere in qualche modo “identificato”. Un’immagine che Salvatore Roccaforte ha voluto offrire anche a Mareonline che a sua volta è lieto di proporla ai lettori. Ma anche una scena alla quale gli amanti del mare e dei suoi abitanti potranno assistere in diretta navigando in queste acqua fra febbraio e marzo, periodo in cui, conferma il custode apneista, “non è poi così raro fare incontri del genere”.
pubblicato il 3 Aprile 2018 da admin | in Gli abitanti del mare | tag: avvistato uno squalo a Razzoli, cernia di 43 chili catturata in apnea, pinna di uno squalo emerge dall'acqua a Razzoli, Salvatore Roccaforte | commenti: 0