Dicono che un prodotto capace di restare sul mercato per anni, o addirittura decenni, magari perfettamente identico al primo esemplare o con solamente pochi piccoli “ritocchi”, sia destinato a entrare nella cerchia non solo dei must, degli oggetti del desiderio, ma anche dei buoni o addirittura ottimi investimenti. Prodotti facili o addirittura facilissimi, da rivendere, non solo senza perdere un solo centesimo rispetto alla cifra pagata per acquistarlo, ma molto spesso guadagnandoci. E’ quanto accade, da sempre, nel mondo della nautica, per il “Maestrale” di Raffaelli, prodotto in 114 esemplari dall’anno del suo “debutto, il 1994, e da allora ricercatissimo sul “mercato dell’usato”. Un modello apprezzato dagli “intenditori”,abituati a prestare attenzione alla sostanza oltre che alla forma, per la grande affidabilità e i consumi contenuti, per la capacità di affrontare in sicurezza anche le condizioni di navigazione più difficili, per la linea elegante e sportiva allo stesso tempo, impreziosita dal fatto di risultare “senza tempo”, per l’ottimizzazione nello sfruttamento degli spazi a bordo. Un esempio ideale di compromesso raggiunto tra qualità nautiche e velocità , semplicemente perfetto per navigare verso le calette più affascinanti godendo i panorami di quello che si può definire un autentico terrazzo sul mare e, perché no, di gustare qualche prelibatezza appena preparata nella cucina all’aperto. In attesa, magari, di “assaporare” tutto il comfort dell’ambiente sottocoperta, altro punto di forza di questo modello diventato un biglietto da visita per il cantiere nautico fondato ormai mezzo secolo fa da un gruppo di amici capitanati da Renato Raffaelli, profondo conoscitore del mare e della navigazione anche grazie alla propria attività di pilota di offshore, disciplina nella quale con la prima imbarcazione prodotta, la Mochi Thaityan, ha vinto nel 1958 la Bastia-Viareggio-Bastia per poi conquistare, 12 anni più tardi, il titolo di campione italiano off-shore classe C2 “prendendosi” an he la la Rosa d’oro mononautica. Un cantiere, destinato a veder subentrare al timone suo figlio Giampiero, diventato negli anni un punto di riferimento grazie a barche curate in ogni minimo dettaglio, capaci di miscelare la sapienza tramandata dai maestri d’ascia con la tecnologia e il design, facendo emergere, a ogni navigazione, un autentico mare di estetica, prestazioni e funzionalità. Come nel caso del Regal, imbarcazione capace di affascinare un campionissimo come Giacomo Agostini che non ha resistito alla tentazione di salire a bordo. O come il Maestrale, sul quale l’abitabilità, ai vertici della categoria, si sposa con la grande facilità a manovrare anche in acque ristrette e, soprattutto, alla navigazione, condizione in cui il Maestrale gioca le sue carte migliori. Anche con ai comandi chi ama la planata e la velocità, fino a 32 nodi, senza che l’assetto ne risenta (e comunque con la possibilità d’intervenire sui flap efficaci sia per l’assetto longitudinale sia laterale) e con vibrazioni contenute, a tutto vantaggio del comfort che caratterizza ogni angolo dello scafo: dalla cabina armatoriale prua alle due cabine con altrettanti letti singoli ciascuna, alla cabina marinaio , ai due bagni e lala cucina. Tutti aspetti che potranno facilmente verificare gli armatori interessati ad acquistare il Maestrale proposto da Remarketing marine attraverso un’asta che si chiuderà a inizio ottobre con un prezzo base di 145mila euro (per partecipare o saperne di più clicca qui). Soldi spesi bene. Anzi benissimo, visto che al piacere di navigazioni da sogniosi aggiunge la sicurezza d’aver fatto un ottimo investimento. Un’imbarcazione per chi , sia che si trovi al timone di un’imbarcazione sia che sta concludendo un affare, sa sempre da che parte soffia il vento migliore. Come il Maestrale, appunto….
pubblicato il 25 Settembre 2023 da admin |
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