Un poeta spagnolo ha affermato che “ogni uomo galleggia nel tempo in maniera diversa”. Una frase che Mino Maggi, imprenditore milanese del settore orologiero, potrebbe modificare, giocando con le parole, affermando che se ogni uomo non si limita a galleggiare ma s’immerge in mare, il tempo per riemergere non può affatto essere diverso: dev’essere quello prestabilito, perché anche una piccola differenza, sott’acqua, può essere questione di vita o di morte. Perché se il tempo è preziosissimo sulla terraferma, nei fondali lo è ancora di più. Ed è per questo che, aggiunge, è vitale immergersi con al polso uno strumento capace di “contare” e “vedere” perfettamente il tempo che scorre in modo assolutamente preciso, affidabile, sicuro.
Esattamente come gli orologi subacquei che ha sempre realizzato nella sua lunga attività “salpata” nel 1984 a bordo della Squale, società svizzera che ha deciso di rilevare insieme con alcuni soci, e approdata tre anni fa in un capannone di via San Vincenzo a Milano con la creazione di un nuovo marchio, Maggi Officine, e con la produzione e commercializzazione di due “crono” subacquei destinati a catturare immediatamente l’attenzione dei sub: M1 e M2. Due orologi completamente “made in Italy” , puntualissimi testimoni di uno stile italiano capace di essere “senza tempo”, capaci di scandire l’amore profondissimo – non poteva essere diversamente – per un’attività che per Mino Maggi è sempre stata prima di tutto passione: per l’orologeria così come per il mare, la navigazione, le immersioni. “
Passioni che mi ha tramandato mio padre, Elisio, che a sua volta l’ha “ricevuta in eredità” da mio nonno, Domenico, “nato” orefice ma poi spinto a diventare orologiaio dall’obbligo, durante il fascismo, di dare l’oro alla patria “, racconta Mino Maggi. Tre generazioni di orologiai, prima solo “riparatori e venditori” e poi fabbricanti. Una “virata” compiuta proprio da Mino Maggi, messosi al timone dell’attività di famiglia, ma con il padre al fianco, come secondo, a indicare, da imprenditore e uomo di mare, le migliori rotte da seguire. “Squale è un marchio nato in Svizzera nel 1954, creato da un signore che di cognome faceva Von Buren”, racconta sempre Mino Maggi “compiendo una vera e propria immersione nei ricordi, nella storia della sua vita e del suo lavoro, unite da un comun denominatore: il mare.
Un mondo che lui stesso ha esplorato “scendendo nella profondità soprattutto delle acque della Grecia, da Zante a Creta, da Itaca a Cefalonia, prima che l’asma mi costringesse a ridurre drasticamente il numero di escursioni sottacqua “, con al polso un fedelissimo e preziosissimo compagno di viaggio, uno orologio Squale. “Un marchio che all’epoca non era molto conosciuto ma che mi ha subito attratto spingendomi, quando si è aperta quella possibilità, a rilevarlo iniziando a produrre e commercializzare quegli orologi”.
Crono subacquei le cui linee vintage caratterizzano i nuovi modelli Maggi Officine. “Erano gli orologi di Jacques Mayol, leggenda mondiale delle immersioni in apnea, straordinario rivale del nostro Enzo Maiorca; erano gli orologi del film Le Grand Bleu, pellicola cult per chi ama il mare diretta da Luc Besson. Orologi di un periodo d’oro che con il mio nuovo brand ho scelto di rivisitare senza un attimo d’indecisione, abbinando a quel design unico e intramontabile la tecnologia di oggi.
Orologi venuti dal passato e proiettati nel futuro frutto”, prosegue Mino Maggi, “di una ricerca e di uno studio che non si fermano mai, per abbinare varie tipologie di materiali tradizionali come il bronzo, unendoli a materiali altamente innovativi come le fibre di carbonio, per fare solo un esempio di come si possano realizzare prodotti che uniscano l’amore per il design alla più alta qualità esistente”. Una continua evoluzione della specie orologiera che vede Maggi Officine collaborare con varie aziende altamente innovative nel settore tecnologico “e che ci ha portati a utilizzare materiali per applicazioni altoresistenti, adoperate in Formula Uno o per applicazioni spaziali”. Mettendo al polso di ogni sub orologi subacquei ai quali vengono affidate responsabilità ben superiori a quelle di un “normale orologio terrestre, considerato che dal suo funzionamento può dipendere la vita o la morte di un sub. “Non è certo per caso se l’orologio per immersioni è nato grazie a un sub che aveva calcolato male i tempi di risalita…”, ricorda Mino Maggi, perfettamente consapevole proprio delle responsabilità che ha chi produce questo tipo di cronometri del tempo.
“A quanti e quali controlli sottoponiamo ogni “pezzo” prima di metterlo sul mercato? Innanzitutto li testiamo, attraverso un compressore che simula alla perfezione quanto accade sott’acqua, oltre le atmosfere che garantiamo, arrivando a quota 32-33 per il modello M1 da 30 atmosfere e a 110 per l’ M2 garantito per resistere a una pressione, da 100 atmosfere, cosa che permetterebbe a un uomo-pesce, e solamente a lui, di scendere a una profondità di mille metri….. E a una prima serie di controlli effettuati quando viene montata la cassa finita ne segue una seconda a fine assemblaggio”.
Test di fondamentale importanza per garantire la massima sicurezza così come alcune precise scelte progettuali: “come quella di dare molta importanza alla visibilità del subacqueo, utilizzando lancette in due colori: una molto chiara per le ore e una con il profilo arancione fosforescente per i minuti. Per “leggere” ogni istante del tempo trascorso sott’acqua nel migliore dei modi in qualsiasi condizione nel buio degli abissi. Facendo attenzione a tenersi sempre un margine di tempo di sicurezza, come insegnano i veri esperti che fanno durare un’immersione non oltre i 45 minuti”. Esperti che oggi, aggiunge Mino Maggi, “scendono in acqua spessissimo con al polso un computerino, con impostati i tempi d’immersione e di risalita, e con al fianco sul polso l’orologio subacqueo come “ polizza vita aggiuntiva”, nel caso il computerino andasse in tilt. Perché, lo sottolineo una volta di più, sulla terra prevenire è importantissimo, ma sott’acqua mille volte di più. Al resto della sicurezza provvedono poi i materiali usati che nel nostro caso sono l’acciaio 316 L, conosciuto non per nulla come l’acciaio inossidabile marino, i vetri in zaffiro con corona fondo a vite, le ghiere girevoli in diversi colori, con il nero e blu in cima alla lista dei più usati . Materiali acquistati da selezionatissimi produttori di casse, quadranti, lancette, guarnizioni assemblati da specialisti in micromeccanica diventati ricercatissimi, una delle “componenti” più preziose per chi opera in questo settore.
Oggetti del desiderio di clienti principalmente di età compresa fra i 30 e i 45 anni, sportivi che praticano discipline diverse. “Ma anche spesso da persone che semplicemente si sono innamorate di quel design senza neppure immaginare di immergersi in mare…”. Ma anche da una clientela attenta alla sostenibilità ambientale e informatissima sul fatto che Maggi Officine da sempre difende il mare e, più in generale, l’ambiente.
Partecipando e sponsorizzando, per esempio, iniziative come Fondali puliti, dell’amico Gianni Risso, giornalista e fotoreporter subacqueo da sempre in prima linea nella tutela del mare, organizzate (con appuntamento a Zoagli il 28 giugno, a Sestri Levante il 14 luglio e a Recco l’11 e 12 settembre) per recuperare dal mare la spazzatura che troppi imbecilli continuano a riversare in acqua; ma anche acquistando energia elettrica per la lavorazione nei laboratori da una società che utilizza fonti rinnovabili al 100 per cento.
Fino a utilizzare scatole fatte con alga carta, ottenuta dal recupero delle alghe in eccesso della laguna di Venezia”. Perché, assicura Mino Maggi, seduto alla scrivania del suo ufficio davanti a due orologi M1 in acciaio e in bronzo e a un esemplare dell’ultimo arrivato, l’M2, uscito nel 2023, ma anche a una fotografia di un Philip Watch Caribbean “per me una vera leggenda dell’orologeria subacquea, simbolo di un’era d’immersioni”, per la difesa del mare “non c’è più assolutamente tempo da perdere. Neppure un solo minuto se vogliamo che il mare continui a recitare il suo ruolo da protagonista assoluto per la sopravvivenza del pianeta. Perché sul mare non si può scherzare, così come sott’acqua, dove il tempo è più prezioso che mai”.
pubblicato il 11 Settembre 2024 da admin | in | tag: Maggi officine orologi subacquei, migliori orologi subacquei, Mino Maggi, orologio bacqueo M1 | commenti: 0Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024