Mangiare in spiaggia ai tempi del Coronavirus, del pericolo (anche se crollato verticalmente rispetto a marzo) di essere contagiati. Se prima della pandemia la scelta era basata sui piatti e sul costo, oggi l’ingrediente principale richiesto nel “menu”, si chiama sicurezza. E non è un “contorno”, ma il piatto principale. Una domanda di sicurezza alla quale ha deciso di dare una risposta Elior, gruppo leader della ristorazione in Italia nella ristorazione collettiva, presentando un nuovo servizio ideato per semplificare (rendendolo più sicuro) la ristorazione degli oltre 10mila stabilimenti balneari italiani, la cui riapertura nell’estate dopo l’emergenza Covid-19 è segnata dall’esigenza di garantire a tutti i clienti sicurezza e distanziamento sociale. “La soluzione studiata da Elior mette a disposizione dei gestori dei lidi piatti pronti, sia in multiporzione che in monoporzione sigillata, che permettono di offrire alla clientela una pausa veloce, fresca e soprattutto sicura, che può essere comodamente consumata al tavolo o presso l’ombrellone”, spiegano i responsabili di Elior. “Grazie a questa nuova formula, gli operatori del settore possono facilmente inserire nei propri menu pasti sicuri, completi e bilanciati, insieme a un’offerta di piatti da comporre a piacimento come insalate, secondi, piatti freddi. Inoltre, la soluzione consente di evitare il sovraffollamento in cucina e offrire un servizio di ristorazione di alto livello per un numero anche limitato di clienti, senza la necessità di coinvolgere esperti in cucina”. Una soluzione che basa la “bontà della sicurezza” sulla tecnologia di confezionamento, ” in atmosfera protettiva (Atp) che consente la conservazione di piatti pronti mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali”. Il primo progetto pilota prevede l’attivazione del servizio a favore degli stabilimenti balneari e delle strutture turistiche della Riviera Romagnola, nel tratto di costa tra Ravenna e Riccione, uno dei principali poli di attrazione turistica a livello nazionale, ma nei piani di Elior c’è l’estensione su tutto il territorio nazionale. “Grazie a questo progetto di ristorazione semplice e di qualità vogliamo offrire al settore degli stabilimenti balneari, uno dei driver principali del settore del turismo in Italia, una soluzione in grado di migliorare il loro business e la loro offerta”, commenta Michea Ferrante, responsabile commerciale della divisione Atp, la conservazione in atmosfera protettiva, di Elior. “Grazie all’ Atp siamo partner dei gestori dei lidi per una cucina di qualità, sostenibile e gustosa, con una offerta distintiva caratterizzata da grande varietà di ricette e opzioni disponibili. Un contributo a rispondere con successo a una clientela sempre più esigente sotto il profilo qualitativo e nutrizionale in tutte le occasioni di consumo”. L’Atp, modalità di conservazione degli alimenti che prevede la sostituzione dell’atmosfera circostante il prodotto prima della sigillatura in materiali barriera, senza alcuna manipolazione del prodotto stesso, modifica nella confezione la percentuale dei tre gas presenti in nautura (azoto, ossigeno e anidride carbonica) aumentando azoto e anidride carbonica al fine di migliorare al conservazione e riducendo la presenza di ossigeno, che favorisce le modificazioni del prodotti e la prolificazione microbica. Elior serve nel nostro Paese oltre 95 milioni di pasti l’anno in più di 2.400 ristoranti e punti vendita grazie ai suoi 12.000 collaboratori operando in molteplici settori quali le aziende, le scuole, il socio-sanitario, le forze armate, i musei, e la ristorazione a bordo delle Frecce di Trenitalia.
pubblicato il 13 Agosto 2020 da admin | in | commenti: 0