Sul finire del ‘500 era radicata la convinzione che tutto quello che c’era da scoprire nel mondo fosse stato già scoperto, o quasi. C’era anche un po’ di delusione. Il miraggio di controllare il commercio delle spezie – che continuava a stimolare le grandi spedizioni oceaniche – si era infranto davanti alla cruda realtà: Colombo non aveva affatto raggiunto l’India, la strada percorsa da Magellano si era rivelata lunga e pericolosa, la ricerca di un passaggio a Nord Ovest si era risolta in un nulla di fatto. Non restava che la rotta tracciata da Vasco da Gama attraverso il passaggio del Capo di Buona Speranza, peraltro in aperta concorrenza con la millenaria esperienza delle carovane arabe lungo i deserti infuocati.
pubblicato il 4 Ottobre 2020 da admin | in | tag: astronomo Green, Cape Tribulation, Capo di Buona Speranza, Capo Horn, Continente Australe, Endeavour, isola di Pasqua, James Cook, Juan Fernandez, passaggio a Nord Ovest, Pembroke, Queen Charlotte Sound, Royal Society, Terra Australis, Vasco da Gama |Per chi ama il fascino dell’Antartide, per chi non resiste alla tentazione d’immergersi nella natura più selvaggia e incontaminata, per chi vuole provare le emozioni che solo una crociera ai confini del mondo può regalare, ecco una proposta a cui è davvero difficile, se non impossibile, dire no. È quella fatta dalla Compagnie du Ponant, che invita i croceristi più avventurosi a percorrere le rotte dell’Antartide a bordo di Le Boréal.
pubblicato il 20 Luglio 2015 da admin | in Crociere nel Nord, Viaggi & Rotte nel mondo | tag: Antartide, canale di Drake, Capo Horn, Compagnie du Ponant, Deception Island, Gioco Viaggi, Le Boréal, l’isola dell’Inganno, Neko Bay, Stretto di Gerlache, Ushuaia | commenti: 3Non ha sponsor altisonanti e infatti la sua barca si chiama Financial Crisis. Ma proprio nei primi minuti del 24 febbraio, Marco Nannini, assieme a Hugo Ramon, ha doppiato il mitico Capo Horn in seconda posizione nella Global Ocean Race. Si tratta di una regata in doppio a tappe attorno al mondo, su un percorso che ricorda molto quello della Round the World Race ai tempi in cui si chiamava Whitbread e non Volvo Ocean Race come oggi. Si regata su barche della Class 40, piccoli bolidi oceanici, ma in realtà gusci di noce negli oceani del Sud e barche estremamente semplici rispetto agli Open 60 o ai VO70.
pubblicato il 24 Febbraio 2012 da admin | in Regate nel mondo | tag: Capo Horn, Class 40, Financial Crisis, Global Ocean Race, Hugo Ramon, Marco Nannini | commenti: 0
scoprire il modo più felice di vivereSolo a vedere questa foto mi verrebbe voglia di salire sul primo aereo. Ditemi che temperature ci sono in questi