Di lui raramente si può dire che si limiti a cogliere l’attimo. Le sue fotografie non sono mai rubate, ma pensate perché Giovanni Tagini non si limita a guardare il mondo, lo interpreta, lo trasforma. La sua alchimia è semplice: là dove altri vedono panorami, lui vede linee, forme, composizioni di colori e prospettive. Dove altri vedono palazzi o oggetti lui vede l’essenza stessa dell’architettura e del design, l’idea dietro la forma. Ed è quell’idea che immortala nel suo scatto. Giovanni è un ragazzo del ’68, i capelli bianchi anzitempo sono quasi un vezzo e lo rendono un inguaribile Peter Pan insieme con la sua contagiosa allegria e quella simpatia immediata che vince ogni ritrosia anche nell’art director più scontroso o nel direttore più esigente. Non stupisce quindi se le porte delle più importanti testate di moda, di costume, di viaggio si sono aperte per lui quasi senza sforzo.
pubblicato il 24 Maggio 2017 da admin | in | tag: Capital, Dove, Ernest Haas, Gente Viaggi, Giovanni Tagini, Meridiani, Ruggero Barbaglia, Traveller, Tuttoturismo, Verve, Viaggi di Repubblica, Weekend & viaggi, Yacht Capital | commenti: 1
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto