Si chiamano American Eagle, Angelique, Grace Bailey, Heritage, Mary Day. Possono misurare appena 46’, come Mistress, o raggiungere i 132 come Victory Chimes. Numerose sono quelle che hanno visto per la prima volta il mare nella seconda metà del XIX secolo, come la Isaac H. Evans (1886), la Lewis R. French o la Stephen Taber (entrambe varate nel 1871) o nella prima metà del ‘900, come Nathaniel Bowditch (1922) o Mercantile (1916). È questa la flotta degli schooner che solcano le acque del Maine e offrono, a chi desidera vivere una crociera (o anche solo un fine settimana) davvero speciale, atmosfere e suggestioni di altri tempi. I loro porti di residenza sono Camden e Rockland, due gioielli incastonati in questa costa rocciosa e affacciati sulla costa occidentale di Penobscot Bay. Al loro timone, quasi sempre, collaudatissime coppie di appassionati del mare e del vento: Noah e Jane Barnes, per esempio, o Ray e Ann Williamson, o – ancora – Owen e Cathie Dorr.
pubblicato il 10 Maggio 2013 da admin | in | tag: American Eagle, Angelique, Benjamin Mendlowitz, Frencman Bay, Grace Bailey, Heritage, Isaac H. Evans, Lewis R. French, Mary Day, Penobscot Bay, Riccardo Magrini, schooner del Maine, Stephen Taber | commenti: 0
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto