“Certo non è con i saloni che si ferma la crisi del comparto, ma si è fatto un passo avanti. Buoni ritorni si sono avuti per la piccola nautica e l’accessoristica, mentre per le barche di media grandezza e i grandi yacht si è sentita l’assenza del cliente estero. C’è ancora tanto da lavorare ma il segnale che abbiamo dato al mercato è estremamente positivo. Un risultato significativo è stato il ritorno degli italiani”. Con queste parole il presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni, ha commentato la chiusura della 53a edizione del Salone nautico di Genova, salone che pur se ancora fra molte ombre ha lasciato intravedere qualche spiraglio di ripresa per la nautica.
pubblicato il 7 Ottobre 2013 da admin | in | tag: Anton Francesco Albertoni, Festival de la Plaisance de Cannes, Salone nautico di Genova 2013, Sara Armella, Ucina | commenti: 6Per la prima volta in 52 anni, gli imprenditori della nautica non hanno preso parte alla cerimonia d’inaugurazione del Salone nautico di Genova per protesta contro la politica del governo nei confronti del loro settore già messo in grave difficoltà dalla crisi economica. Sotto accusa, in particolare, è finita la tassa di stazionamento per le barche, contenuta nel decreto Salva Italia, tassa che secondo gli imprenditori ha inferto un colpo durissimo alla nautica italiana. La protesta degli imprenditori non ha risparmiato neppure la tavola rotonda ”La nautica e il governo’, alla quale hanno partecipato anche il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Ciaccia, Sara Armella, presidente di Fiera di Genova spa, e Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina, durante la quale sono comparsi diversi cartelloni.
pubblicato il 7 Ottobre 2012 da admin | in Eventi in Italia | tag: 52° Salone nautico di Genova, Anton Francesco Albertoni, Fiera di Genova spa, Mario Ciaccia, redditometro per la nautica, Sara Armella, tassa di stazionamento per le barche, Ucina | commenti: 0
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto