“Certo non è con i saloni che si ferma la crisi del comparto, ma si è fatto un passo avanti. Buoni ritorni si sono avuti per la piccola nautica e l’accessoristica, mentre per le barche di media grandezza e i grandi yacht si è sentita l’assenza del cliente estero. C’è ancora tanto da lavorare ma il segnale che abbiamo dato al mercato è estremamente positivo. Un risultato significativo è stato il ritorno degli italiani”. Con queste parole il presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni, ha commentato la chiusura della 53a edizione del Salone nautico di Genova, salone che pur se ancora fra molte ombre ha lasciato intravedere qualche spiraglio di ripresa per la nautica. “Nei cinque giorni della rassegna il numero dei visitatori ha sfiorato quota 115 mila, il doppio rispetto al Festival de la Plaisance de Cannes di uguale durata”, hanno sottolineato i responsabili di Fiera di Genova e Ucina Confindustria Nautica, organizzatori del Salone, ” e il raffronto giorno per giorno rispetto all’edizione dello scorso anno ha segnato un incremento del 15 per cento per arrivare al 18 per cento nel fine settimana.Con 115 mila visitatori ha “doppiato” il Festival de la Plaisance de Cannes”In una situazione di mercato non facile” ha sottolineato la presidente di Fiera di Genova Sara Armella, “un dato importante è stata la tenuta del salone di Genova che ha saputo rinnovarsi, grazie a un grande lavoro di squadra, per proporre una rassegna più aderente ai bisogni di espositori e visitatori”.
Ridurre gli spazi e la durata ha fatto sembrare i Salone ancora più affollato…
Una nuova formula (un salone più contenuto negli spazi e ridotto anche nel tempo, con soli 5 giorni di apertura) che ha lasciato soddisfatti gli organizzatori, anche se un po’ meno in qualche caso gli espositori, alcuni dei quali hanno dimostrato di apprezzare sicuramente l'”effetto grande affluenza”, ma senza dimenticare di sottolineare come come la stragrande maggioranza dei visitatori fosse rappresentata solo da curiosi e, di conseguenza, un minor “ritorno” in termini di contatti. Con un risultato finale che è apparso a qualche espositore decisamente negativo, soprattutto se confrontato con i costi di affitto degli stand, considerati decisamente troppo alti soprattutto per una formula, quella della fiera, spesso utile solo come “vetrina”.
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pubblicato il 7 Ottobre 2013 da admin | in | tag: Anton Francesco Albertoni, Festival de la Plaisance de Cannes, Salone nautico di Genova 2013, Sara Armella, Ucina | commenti: 6
Nell’era della navigazione virtuale un salone nautico dove è impossibile navigare gratis con wi-fi? Bocciato!
Un successo il Salone di Genova 2013? Chiedetelo ai signori dello stand (cantiere nautico) che hanno registrato il 50 per cento dei visitatori in meno dell’anno scorso (che già era stato un annus horribilis….)
Un flop totale, dopo svariati anni, ho avuto la FORTUNA di non partecipare. Sarebbe meglio forse farlo ogni due, ma forse bisogna cambiare molto…
Giorgio ha ragione, la formula del Salone di Genova è vecchia e inadeguata. Quali sono state le novità di quest’anno? Meno espositori riuniti in spazi piccoli in modo da far sembrare che ci fosse il pienone…. Ma le strutture e le aree attorno desolatamente vuote parlavano fin troppo chiaro!
Io e una collega girando fra gli stand abbiamo chiesto ai responsabili come stesse andando il Salone: risposte positive 2, risposte negative 10.
Sono stato al Salone di Genova. Non parlerei certo di successo, mezzo fiasco mi sembra più realistico e forse perfino un po’ troppo generoso.