L’unione fa la forza. In cucina invece può fare la differenza, facendo navigare in un mare di sapori capaci di salpare da regioni e tradizioni diverse, per approdare in piatti capaci di fonderle a meraviglia, facendo emergere il gusto più profondo di ogni ricetta. Accade, per esempio, alla trattoria Sciamadda di Poggio Marciana, all’isola d’Elba, dove “il menù unisce la cucina tradizionale ligure con quella elbana” come amano raccontare i titolari ai clienti del locale che, almeno nel nome, vede prevalere la tradizione ligure visto che sciamadda è la “fiammata” dei locali di Genova dove si”serve” il menù tradizionale dello street food genovese fra torte salate, farinata, panissa, frittelle. Un locale dove è possibile assaggiare il meglio della cucina di mare e di terra rivisitata in “in salsa ligure toscana”. Partendo per esempio da un primo come i rigatoni fatti in casa al ragù di sarde e nepitella, pianta aromatica che ricorda moltissimo l’aroma della menta, o dagli spaghetti con le acciughe fresche, capperi pinoli e olive taggiasche per passare ai ravioli di borragine, vera e propria regina dei ripieni della cucina ligure, al ragù bianco con salsiccia costine di maiale e vitello, o alle pappardelle di castagne fatte in casa al sugo di cinghiale, o ancora ai testaroli fatti in casa di farina integrale macinata a pietra con pesto alla genovese. Per poi proseguire, una volta passati ai secondi, alle toscanissima panzanella (con pane raffermo, discendenti “dal“Cappon di galera” in cui venivano usate le gallette in dotazione alla marineria) nella versione “dell’orto”, con insalata, pomodori, cipolle e cetriolo e olive taggiasche, oppure al baccalà fritto con ceci, allo scombro marinato in Scabeccio( la lavorazione del pesce per renderlo conservabile quando esistevano i frigoriferi , chiamato con nomi diversi, scapece, escapece o carpionatura, a seconda della regione in cui ci si trovava ) o ancora alla zuppetta di totani, o, per gli amanti della cucina di terra, a un ottimo cinghiale in umido. Piatti cucinati da Giacomo Moretti, chef che nel 2008 con la moglie Ilaria Rizzardi ha rilevato il bar del paese trasformandolo in trattoria ligure, loro terra d’origine, miscelandola sapientemente con quella dell’Isola. E trasformando il locale (“insaporito” dall’arredo che vede l’utilizzo di antiche sedie dismesse dalle sale cinematografiche ma anche da una sedia da lavoro a una antica macchina da cucine della Singer) in un punti di riferimenti per i turisti amanti della buona tavola che sbarcano all’Elba. Come Maura e Simona che hanno voluto segnalare il locale a mareonline.it Info: tel. 0565 909098; e mail. trattoria@sciamadda.it
pubblicato il 24 Luglio 2022 da admin | in | tag: chef Giacomo Moretti, dove mangiar bene all'Isola d'Elba, Ilaria Rizzardi, Trattoria Sciamadda, trattoria Sciamadda di Poggio Marciana | commenti: 2
Da uno con una faccia (e con delle basette) così mi farei servire qualsiasi piatto!!!!!!!!
Il rischio di trovare qualche pelo nel piatto con basette simili però si moltiplica esponenzialmente …..ahahahahahahahahah…..