Per un turista italiano che, giunto in un Paese straniero, s’imbatte in prodotti “made in Italy” l’orgoglio può davvero essere tanto. Ma se quel turista è anche imprenditore e il prodotto italiano che si ritrova davanti è “suo”, della sua azienda, beh quel tanto si moltiplica esponenzialmente. Fino a diventare un’emozione profondissima se, a tutto questo, si aggiunge la sorpresa, perché quell’imprenditore non sapeva assolutamente di essere presente anche in quel mercato. Un’emozione destinata a restare impressa in maniera indelebile nella mente di Calogero e Daniela Virgona, titolari dell’omonima casa vinicola alle Eolie, che dopo aver attraversato l’oceano per una vacanza ai Caraibi si sono ritrovati una sera a fare un balzo sulla sedie del ristorante al quale si erano accomodati. Già, perché aperta la carta dei vini quasi non volevano credere ai propri occhi quando hanno letto Malvasia delle Lipari Virgona. La “loro Malvasia”, il prodotto di punta della loro cantina, l’autentica eccellenza di un’azienda agricola le cui radici affondano addirittura nel lontano 1966, nei piccoli appezzamenti di terreni impiantati a capperi e vigneti coltivati dal nonno, e cresciuta nel tempo fino ad arrivare oggi a un estensione di 7,5 ettari.
Un’azienda capace di imporsi all’attenzione non solo delle Sicilia, ma di tutta l’Italia e poi di varcare i confini europei, di altri continenti, “approdando” in Germania e Norvegia, in California e in Australia. Paesi nei quali Calogero e Daniela Virgona sapevano perfettamente d’essere presenti, ma ai Caraibi no. E vedere il cameriere arrivare portando in un secchiello di ghiaccio proprio la loro bottiglia non se l’aspettavano di certo. “E’ stata una sorpresa incredibile”, commentano, al ricordo di quella vacanza, Calogero e Daniela Virgona nel proprio quartier generale di Malfa (delizioso borgo sulla costa settentrionale dell’isola di Salina, che il nome l’ha ereditato con ogni probabilità da un gruppo di amalfitani che scelsero questi pendii per vivere, costruendo le prime di una serie di casette bianche sparpagliate lungo il pendio che digrada verso il mare, mentre la passione per la produzione del vino è un’eredità che la popolazione dell’isola ha custodito gelosamente tramandandola di generazione in generazione) dove anno dopo anno hanno lavorato duramente con un obiettivo da raggiungere a ogni costo: contribuire a valorizzare, anche attraverso il rinnovamento, la produzione vinicola di Salina.
“Creando, per esempio, nel 2005 la prima Malvasia secca prodotta alle Eolie, una vera rivoluzione se si considera che prima con l’uva Malvasia si produceva solo il Passito. Poi è stata la volta dello spumante di Malvasia extra dry con metodo charmat”. Prodotti destinati a conquistare ben presto gli amanti del buon bere diventati spesso clienti affezionatissimi della cantina assicurandosi, a ogni vendemmia, anche una “scorta” di prodotti delle due linee di vini a indicazione geografica tipica: Salina Rosso e Salina Bianco. Senza mai dimenticare di indicare in evidenza, nell’ordine, qualche bottiglia – ma spesso qualche cartone – del “fiore all’occhiello”, il Passito Doc Malvasia delle Lipari appunto. “Il nostro Salina Bianco è un vino perfetto per piatti di pesce, crostacei, molluschi, ma è anche uno straordinario protagonista come ingrediente in cucina per preparare ricette da leccarsi i baffi”, spiega la coppia invitata a “raccontare” i propri prodotti, “mentre il Salina rosso, prodotto con uve Nerello mascalese, Nerello cappuccio e Corinto nero, coltivate esclusivamente nella zona di Malfa, accompagna molto bene, con il suo profumo che ricorda le erbe di campo tipiche della macchia mediterranea e il gusto con sfumature di marasca e mora selvatica, carpacci di carne e grigliate, ma anche formaggi leggeri o poco stagionati. Il Passito? Quello ormai non ha bisogno di presentazioni…”, raccontano sorridendo.
Perfettamente consapevoli che è la pura e semplice verità, considerato che chiunque abbia assaggiato questo vino da meditazione (che può essere gustato assieme a formaggi erborinati, dolci tipici siciliani, pasticceria secca e che è un protagonista assoluto in saporitissime ricette gastronomiche della tradizione eoliana) non ha certo avuto bisogno di meditare a lungo per stabilire che si trovava di fronte a un vero capolavoro dell’enologia, prodotto con il 95 per cento di uve Malvasia e per il restante 5 per cento da Corinto nero, coltivate sulle splendide e soleggiate colline di Malfa. Un vino dal colore ambrato-arancio con riflessi ramati, dal profumo ampio, intenso, avvolgente, con note di albicocca, anice e miele capace letteralmente di sedurre. Un vino dalla produzione numerata e limitata, come sottolineano i titolari della cantina dal cui racconto emerge, a ogni parola, la passione profonda per un prodotto che “rappresenta una pagina importante della storia e della cultura dell’isola”, ma anche, allo stesso tempo, il desiderio e il piacere di raccontare questa cultura.
Anche grazie alle visite in azienda che hanno ideato e organizzato: iniziative di cultura enologica e non solo ,visto che le “visite guidate proposte ai turisti che sbarcano sull’isola portano anche alla scoperta di altri prodotti:
distillati e birre, capperi e conserve, marmellate…..”. Con tre prodotti di cui i titolari vanno in assoluto orgogliosissimi : “il Ruffiano, “bollicine” frutto della vulcanica terra di Malfa e dei suoi vitigni esposti tutto l’anno al caldo sole e raggiunti da una piacevole brezza marina, prodotto con uve Malvasia spumantizzate con metodo charmat, dal sapore intenso e vellutato che rivela fragranze fruttate e floreali e dal profumo che sprigiona essenze di albicocca pera e ananas”; la già citatissima Malvasia delle Lipari Doc Passito, “prodotto principe dell’agricoltura eoliana, tra i vini più antichi di Sicilia, introdotto nell’isola da colonizzatori greci intorno al 588 avanti Cristo, frutto di una lavorazione che vede le uve lasciate appassire in parte sulla pianta e dopo la vendemmia esposte al sole su tradizionali graticci di canne, i cannizzi, per circa 15 giorni, con il mosto che viene viene stabilizzato e affinato per un periodo di 8 mesi”. E, ancora, concludono Calogero e Daniela Virgona, passando dalle cantine ai prodotti della terra, “ i capperi canditi”, con i prodotti tipici dell’isola di Salina che “si trasformano in piccole perle dolci: ideali per arricchire le creme e la ricotta da pasticceria, ottimi anche da proporre come contorno alternativo per un filetto di pesce”. Prodotti che lasciano puntualmente deliziati i visitatori “per lo più italiani, uomini e donne di eta’ diversa, a conferma che sempre più persone si stanno appassionando al bere e al mangiare d’autore”.
Visitatori che in molti casi hanno chiesto di poter già prenotare i frutti della vendemmia 2024, anche in considerazione della produzione limitata. Prenotazioni che chiunque, anche senza aver avuto ancora la fortuna di sbarcare a Salina e di visitare l’azienda Virgona, può fare semplicemente chiamando i numeri +39 090 9844430 e +39 338 2611521, o inviando una e mail all’indirizzo info@malvasiadellelipari.it
pubblicato il 22 Agosto 2024 da admin |
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