Il trawler è una tipologia di scafo derivata dalle imbarcazioni da lavoro, in particolare da quelle per la pesca. Vien da sé che le qualità marine ne siano la caratteristica primaria, lasciando in secondo piano la velocità. Il trawler per uso diportistico ha trovato una innovativa applicazione nella configurazione a catamarano proposta dal cantiere francese Fountaine-Pajot che, fin dai primi anni ’80, ha avuto la lungimiranza di dedicarsi ai multiscafi a vela, sia costruendo prototipi da regata sia dando il via alla produzione in serie per la crociera.
D’altronde, il Dna velico è evidente nella genesi stessa del cantiere, fondato nel 1976 da Jean-François Fountaine, al suo rientro dai Giochi di Montreal, dov’era riserva nel 470. Suo socio era allora un altro nome conosciuto della vela d’oltralpe, Yves Pajot, medaglia d’argento alle Olimpiadi del ’72 sul Flying Dutchman in coppia con il fratello Marc, che sarà più volte skipper in Coppa America al comando di French Kiss, Ville de Paris e France 3. Oggi, Yves gira il mondo sul suo cat a vela, un Salina 48, mentre Marc è un consulente per i prodotti Flagship, quali il catamarano trawler Queensland 55. In termini generali, un multiscafo a motore offre una qualità di navigazione mediamente superiore a quella di un analogo monoscafo con carena planante: l’architettura a doppio scafo è premiante in particolare nel passaggio di prua, in velocità, sull’onda, che risulta più morbido di quanto mediamente non avvenga per un monoscafo, con l’unica criticità nell’affrontare grandi onde da tre quarti. Il fatto che il volume immerso sia ripartito su due scafi, permette di generare forme di carena molto più affusolate di quelle di un tradizionale monoscafo, vantando dunque una resistenza residua inferiore, il che si traduce in minori consumi e maggiore facilità nel raggiungere velocità superiori a quelle di carena. Quanto agli spazi vivibili, la configurazione a catamarano consente di ottenere risultati impensabili su un monoscafo tradizionale. È il caso del Queensland 55, che viene offerto anche in versione Eco Cruising, ovvero con una serie di accorgimenti atti a limitarne l’impatto ambientale e ad aumentare l’autonomia di navigazione. Presentato al Salon du Multicoque a La Grande Motte, questo trawler cat disegnato dallo studio Joubert Nivelt è già stato costruito in tre esemplari che hanno beneficiato di interni differenti e personalizzati per ciascun armatore.
Concepito per navigazioni di lunga durata in grande comfort, beneficia dell’esperienza di circa 200 unità di dimensioni inferiori prodotte dal cantiere francese per clienti che sono soliti navigare in mari difficili, quali il Golfo di Biscaglia e il Nord Atlantico. Il bordo libero è alto, la larghezza rende il rollio contenuto, i passaggi in coperta sono puliti e sicuri grazie ai numerosi tientibene e alla battagliola alta, mentre lo yacht può essere pilotato da una duplice postazione: dall’interno del grande quadrato (quindi in situazione di assoluta protezione, comfort e convivialità con il resto dell’equipaggio), o dall’alto del flying bridge. Le cabine trovano spazio nei due scafi, sono completamente indipendenti e isolate l’una dall’altra. Gli spazi sono studiati per lunghe permanenze a bordo. Oltre alle varie opzioni di personalizzazione dei dettagli, il Queensland viene offerto anche in versione Maestro, ossia con un intero scafo dedicato all’armatore mentre le cabine ospiti sono ospitate nello scarpone opposto. Particolare attenzione è stata poi posta all’insonorizzazione rispetto ai vani motore, uno per scafo. Proprio la doppia motorizzazione rende la sicurezza, l’efficienza, la velocità e l’autonomia di questo mezzo particolarmente adatte alle lunghe navigazioni. Tra le caratteristiche più apprezzabili del progetto, si segnala l’originale tender-garage. Se la configurazione a cat permette di per sé un risparmio di carburante di circa il 40 per cento rispetto a un monocarena di pari lunghezza, il cantiere francese ha ottimizzato ulteriormente il suo prodotto adottando il sistema di propulsione Volvo IPS (Inboard Performance System) che offre un rendimento eccellente grazie alla doppia elica controrotante orientata verso prua e ai vantaggi di una trasmissione simile al saildrive. La barca è inoltre dotata di pannelli solari sul tettuccio che ripara il flying bridge, mentre le luci a led hanno preso il posto di alogene e lampade a incandescenza. L’allestimento Eco Cruising è completato dai serbatoi maggiorati per le acque nere e grigie. Questo tipo di allestimento è proposto anche su alcuni modelli di catamarani a vela e il cantiere sta sviluppando un sistema di produzione di energia elettrica grazie a idrogeneratori che entrano in funzione a velocità superiori a sei nodi.
Testo di Giuliano Luzzatto pubblicato sul numero di Arte Navale n°68 . Su gentile concessione della rivista Arte Navale.
pubblicato il 6 Settembre 2012 da admin | in Catamarani a motore | tag: Fountaine-Pajot, Jean-François Fountaine, Joubert Nivelt, Salon du Multicoque a La Grande Motte, trawler, Yves Pajot | commenti: 0