Le multe, che possono arrivare anche a 3000 euro, evidentemente non bastano. Per fermare i ladri di sabbia, ciotoli e conchiglie che ogni estate ripartono dalle più belle località turistiche italiane con il loro “carico” in valigia evidentemente serve evidentemente qualcosa di diverso. A cominciare dai controlli che nessuno, o quasi fa. Controlli per fermare quei turisti senza scrupoli che saccheggiano l’ambiente naturale, “denunciato” da una campagna del Wwf e dell’Enac un una campagna che avvisa chiaramente che portare via la sabbia sia a tutti gli effetti un furto. Cosa che hanno ancora nei giorni scorsi: protagonista una famiglia spagnola che dopo una giornata passata a Cala Mariolu, una delle perle turistiche della costa nord orientale della Sardegna, un luogo talmente bello e unico del territorio ogliastrino, a Baunei, da essere protetto con il numero chiuso di 1.000 persone al giorno, ha riempito addirittura otto bottiglie dei piccoli ciottoli bianchissimi, al punto da abbagliare, che compongono la spiagga e i primi tratti del fondale. Un furto che è stato però scoperto dal noleggiatore del gommone con cui la famiglia aveva raggiunto la baia e al quale i ladri, scoperti, hanno tranquillamente risposto che ne avevano bisogno per l’acquario a casa. Una risposta da lasciare esterefatti, così come la totale indifferenza dei bagnanti di fronte al furto, denunciata da tempo dalla community “Sardegna rubata e depredata”, nata su facebook dove ha realizzato un mare di visualizzazioni, attirando l’attenzione della stampa internazionale, dall’inglese The Telgraph al tedesco Der Bild, che si è schierata convinta dalla parte dei sardi per sollecitare le Istituzioni a un giro di vite. Un intervento necessario e urgente se si pensa che solo all’aeroporto di Cagliari in un’estate sono state sequestrate circa cinque tonnellate di sabbia “rubate” lungo le coste più belle. Un reato da impedire attraverso controlli che a oggi vengono fatti praticamente solo da gli abitanti delle località turistiche che intervengono direttamente per obbligare i vacanzieri delinquenti a restituire il bottino, magari minacciando di denunciarli al Corpo Forestale chiamando il numero verde 1515.
pubblicato il 22 Luglio 2019 da admin | in | commenti: 0