Dopo sette appuntamenti in Medio Oriente, Europa e Asia, la UIM Skydive Dubai XCat World Series ha incoronato Arif Al Zaffein e Nadir Bin Hendi, del team emiratino Fazza, campioni del mondo dell’offshore, al termine di una stagione che li ha visti protagonisti assoluti. A nulla sono valsi i tentativi di attacco nell’ultima prova iridata di Skydive Dubai e di Mouawad 50 che si sono dovuti accontentare dei gradini più bassi del podio mondiale. Un successo che ha un sapore particolare soprattutto per Nadir Bin Hendi, al suo ritorno in categoria dopo due anni di stop. “Ricomincio a correre nel migliore dei modi”, ha detto il pilota, Fazza è un team nato per vincere, è quello a cui dobbiamo puntare ogni volta”.
I team italiani hanno chiuso la stagione con un bilancio fatto più di alti che di bassi, ma con una comune certezza: lanceranno la sfida anche per il prossimo anno con l’obiettivo di fare meglio, come ha confermato Matteo Nicolini, di Six, che con Tomaso Polli ha finito quinto il mondiale: “Ora avremo modo di sviluppare la barca e prepararci al 2014. Avremo avversari tosti, ma vogliamo vincere. La stagione sarà lunga, e più gare significano più opportunità”. “Questo è stato il primo anno, abbiamo costruito affiatamento in abitacolo e stiamo sviluppando il team e la barca”, gli hanno fatto eco Alfredo Amato e Marco Pennesi, di Videx, “crediamo in questo campionato, abbiamo visto una grande organizzazione e molta professionalità. Vogliamo presentarci l’anno prossimo per essere fra i primi”. E fiducioso per il futuro è anche Serafino Barlesi con il team Fujairah Racing Team ha disputato un campionato competitivo nonostante un handicap di velocità stimato in 2-3 miglia di velocità rispetto agli avversari: “Abbiamo ottenuto alcuni buoni piazzamenti, a un passo dal podio, e chiudiamo il mondiale a metà classifica. Sono risultati che ci danno fiducia, perché per l’anno prossimo modificheremo i piedi dei motori e saremo più veloci. Inoltre, siamo molto soddisfatti per un campionato spettacolare, che gode di attenzione mediatica. Vi posso anticipare che entreremo nel campionato 2014 con due barche per un totale di quattro piloti italiani. Crediamo nell’XCat e crediamo nel nostro impegno”.
La giornata finale della gara e del campionato, cominciata con una sfilata dei 14 catamarani davanti alla “vela” del Burj-Al-Arab, si è chiusa come meglio non avrebbe potuto: con un concorso di disegno con tema XCat, che ha portato dieci bambini sul podio per ricevere in premio un iPad, e con un ospite d’onore, chiamato a premiare, come Diego Armando Maradona, ex stella del calcio argentina e ora ambasciatore dello sport, che ha seguito la gara dalla tribuna insieme allo sceicco Majid Al Maktoum, figlio dell’Emiro di Dubai e presidente del Dubai Culture and Art Department.
Testo realizzato da Baskerville srl per mareonline
pubblicato il 14 Dicembre 2013 da admin | in Eventi nel mondo | tag: Alfredo Amato, Arif Al Zaffein, campionato mondiale offshore, Marco Pennesi, Matteo Nicolini, Nadir Bin Hendi, Serafino Barlesi, team Fazza, Tomaso Polli, UIM Skydive Dubai XCat World Series | commenti: 0