Tutto ha inizio navigando sul web… Da un po’ di tempo Jan Veldman pensava di cambiare la sua barca a vela e aveva spesso immaginato quale potesse essere la sua barca ideale. Ma, come a volte succede quando si desidera realizzare il proprio sogno, non aveva una idea precisa, sapeva però di desiderare qualcosa di speciale e fuori dal comune. Per questo frequentemente navigava in internet cercando qua e la fra le migliaia di offerte presenti sul web. Poi un giorno accadde: trovò un annuncio relativo a un’asta su web gestita dalla famosa casa d’aste Troostwijk. Lì per lì gli sembrava uno dei tanti yacht, ma poi leggendone la storia si rese conto di provare per quel veliero, proposto in internet. un’attrazione speciale. Iniziò a fare le necessarie verifiche per capire come poterne entrare in possesso e soprattutto le condizioni dell’imbarcazione non tanto dal punto di vista economico ma soprattutto sotto l’aspetto della situazione strutturale. Verificò inoltre la storia di Aries fin dall’inizio, da quando cioè ne fu impostata la chiglia nel 1939 presso il famoso cantiere Camper & Nicholsons. I lavori però si fermarono subito a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale per riprendere soltanto dopo la fine del conflitto e terminare nel 1952, anno del varo. R.J. Reynold, magnate del tabacco, ne fu il primo proprietario e la utilizzò per sette anni apprezzandone le eccezionali doti sia dal punto di vista nautico sia per la qualità degli impianti e delle attrezzature tutte realizzate nel rispetto del registro Lloyd’s.
Nel 1959 fu quindi donata alla American Geographic Society diventando così per due anni un lussuosissimo “reserch vessel” alle isole Bermuda. Nel 1961 rientrò nel vecchio continente, in Grecia, a seguito dell’acquisto da parte di un armatore greco e tornando così a essere utilizzata per la crociera. Nel 1980, dopo oltre vent’anni, Aries fu restaurata in Canada e durante i lavori furono apportate alcune modifiche agli interni.
Il 1989 fu un anno sfortunato per lo yacht: investito da un violento uragano caraibico subì il disalberamento, imponendo così un ulteriore restauro. Lo yacht ritorna ancora una volta in Europa dove rimane operativo nel charter di lusso. Siamo quindi giunti al 2012 quando Aries arriva presso le strutture di Amico Loano e qui viene preso sotto le cure di Roberto Bozzo, storico carpentiere del cantiere Amico, per un importante intervento alla prua. L’armatore decide di vendere la barca attraverso un asta e perciò si rivolge agli specialisti di Troostwijk Auction, i quali inseriscono lo yacht nella categoria trasporti e ne raccontano la lunga storia. È proprio il suo trascorso ad attirare l’attenzione di Jan Veldman: la barca ha qualcosa di speciale, un lungo e glorioso passato. Si reca quindi nel cantiere Amico Loano per poterla toccare con mano ammirandone le solide strutture e verificando tutte le attrezzature, si informa presso il cantiere dei lavori fatti e entra così in contatto con i dirigenti di Amico pensando già a quali altri lavori far fare una volta che si fosse aggiudicato la barca. Il 20 agosto è una giornata speciale: Jan si aggiudica infatti il lotto; Aries è f inalmente sua. Da quel giorno decide di proseguire alcuni lavori così da poter prendere il mare in sicurezza e iniziare la sue lunghe navigazioni in Mediterraneo.
Forse Aries tornerà nei prossimi anni anche ai Caraibi attraversando quel mare che l’ha vista protagonista di tante avventure, tornado così a regalare, al suo armatore e ai suoi ospiti, momenti indimenticabili.
Libero adattamento per mareonline.it del testo di Riccardo Sassoli pubblicato sul numero 73 di Arte Navale. Su gentile concessione della rivista Arte Navale. Le immagini di Francesco Rastrelli sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali.Per visitareil sito: www.francescorastrelli.com
pubblicato il 31 Dicembre 2012 da admin | in Cantieri barche a vela d'epoca, Storie | tag: American Geographic Society, Aries, cantiere Amico Loano, cantiere Camper & Nicholsons, casa d’aste Troostwijk, Jan Veldman, Roberto Bozzo | commenti: 0Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024