Quello che per molti è un’immensa piscina salata dove nuotare senza preoccuparsi di fare virate e per altri è un colorato scenario del teatro sabbioso dove mettere in scena storie d’amore estive o pittoreschi happy hour, in realtà è un affascinante mondo parallelo che nasconde all’uomo ancora molti segreti. E dopo essere stato a lungo sfruttato per scopi più o meno lodevoli dall’uomo, sta finalmente ritornando a essere quello che per molte civiltà antiche e per i pochi civili moderni è sempre stato: un ambiente con il quale convivere con il massimo risetto. All’interno di questa rinnovata sensibilità verso “le grand bleu”, come lo ha chiamato il regista Luc Besson, si muovono alcune società che hanno scelto il mare come oggetto della loro ricerca. Società come Necton, nata con lo scopo di realizzare studi o ricerche sull’ambiente marino e sulle componenti biotiche e abiotiche. Si parla di progetti di valutazione delle risorse ittiche, di studi sulla pesca, di indagini e di monitoraggi per valutare gli impatti ambientali delle molte attività che riguardano il mare, di piani di gestione di aree marine protette. E non solo. Si parla, anche, di attività mirate alla gestione di servizi tecnici legati al mare, di iniziative di recupero ambientale, di progetti di formazione professionale e di educazione ambientale.
Un approccio a 360 gradi che da Catania, dove ha sede le Necton, spazia verso il Mediterraneo in ogni direzione. Verso lo Stretto di Messina, territorio naturale degli studi di Necton, dove si svolgono ricerche sulle tartarughe Caretta caretta e i cetacei di passaggio, adoperandosi quando serve per aiutare gli esemplari in difficoltà. Nel braccio di mare che separa la Sicilia dalla Calabria è attiva anche un’attività di monitoraggio sulla pesca del pescespada .
Particolarmente fiorente anche l’attività di formazione professionale: Necton Educational promuove corsi per le scuole medie e superiori, per operatori del mondo della pesca e per studenti universitari e laureati. I progetti attualmente attivi sono tre: il Lampedusa marine mammals workshop, che si tiene sull’isola siciliana tra marzo e aprile e si occupa della biologia, dell’ecologia e della conservazione dei mammiferi marini come tursiope, delfino comune e balenottera comune; l’Eolian cetacean project, in programma tra settembre e ottobre con base a Salina, nelle Eolie, che studia soprattutto i mammiferi marini come capodogli e stenelle; il Mediterranean sea turtle project, organizzato a sua volta a Lampedusa, che prevede lo studio di biologia, ecologia e conservazione della genetica della tartaruga Caretta caretta.
Chi vuole approcciarsi in modo meno scientifico e più turistico alle dinamiche che riguardano il mare, può partecipare a uno dei campi studio organizzati da Necton ogni anno, un modo interessante per coniugare vacanza e approfondimento mantenendo il mare come comune denominatore. Se gli appassionati sono i bambini, ci si può affidare alle attività della Aeolian Dolphin Center, un’associazione no profit che studia i cetacei nelle acque delle Eolie. La Aeolian Dolphin Center promuove, accanto a corsi sulle tartarughe marine, sui cetacei, sulla biologia della pesca e sulla biologia subacquea, anche laboratori riservati ai piccoli appassionati del mare. L’obiettivo è quello di costruire attività sulle attitudini dei bambini, permettendo loro di imparare i segreti del mare e di sviluppare la loro sensibilità verso il rispetto dell’ambiente attraverso il gioco. Perché il gioco di oggi diventi l’impegno di domani.
Testo realizzato da Baskerville srl per mareonline
pubblicato il 12 Novembre 2013 da admin | in Corsi di formazione, Gli abitanti del mare | tag: Aeolian Dolphin Center, Eolian cetacean project, Lampedusa marine mammals workshop, Mediterranean sea turtle project, Necton, Necton Educational, ricerche sull'ambiente marino, tartarughe Caretta caretta | commenti: 0