La posizione è semplicemente perfetta, nel cuore di uno dei golfi più belli e protetti del Mediterraneo, il cui nome, Golfo dei poeti, racconta che questo specchio d’acqua fu amato da Shelley, Byron, Petrarca e Montale, ma soprattutto svela tutta la poesia di un fiordo capace di offrire gioielli come Punta Bianca e Tellaro, Lerici e San Terenzo, il piccolo arcipelago del Tino, Tinetto e Palmaria, a Portovenere, con le vicine le Cinque Terre. E, ancora, Le Grazie, Fezzano, Marola… Senza dimenticare l’entroterra, con le Alpi Apuane, Bocca di Magra, la Versilia, la stessa La Spezia, sottoposta a un maquillage destinato a restituirla alla sua antica cultura marinara testimoniata dall’Arsenale Militare e dai cantieri.
È in questo specchio d’acqua, che va da Lerici fino a Portovenere e che non nega mai un po’ di brezza per la vela e mare calmo a prescindere dal meteo, che si specchia Porto Lotti, porto turistico capace di diventare in poco tempo una voce importantissima dell’economia locale, sostituendosi all’attività navalmeccanica che aveva fatto la storia della città.
Ed è proprio cambiando rotta, navigando controcorrente e lasciandosi alle spalle la vecchia attività navalmeccanica per puntare diritti sull’attività diportistica e sul turismo, che Luciano Lotti ha deciso di costruire una nuova sfida, rivoluzionaria e anticonvenzionale, realizzando uno scalo esclusivo, ospitale, ben attrezzato, capace di attrarre un pubblico esigente e aprirgli le porte di un territorio dalle molte qualità. Una sfida destinata a risultare vincente, come spesso accade a quelle lanciate da imprenditori di razza come Luciano Lotti, “imprenditore come in Italia se ne vedono pochi, coraggioso, amante del rischio e innamorato del mare”, lo ricorda Mario Parmeggiani, amministratore di Porto Lotti. La virata decisiva avviene negli anni ’90, quando il cantiere di demolizione navale di proprietà della famiglia Lotti comincia a risentire della crisi del settore. È proprio Mario Parmeggiani, all’epoca direttore degli industriali spezzini, a suggerire la manovra: andare controcorrente, trasformare quell’area nel primo grande approdo per la nautica da diporto nel golfo. Il suggerimento è subito raccolto da Luciano Lotti che in pochi anni trasforma un’area destinata alla demolizione, lavoro duro, inquinante e sempre meno remunerativo, in una nuova, moderna e pulita “industria del turismo”.
Inaugurato nel 1996, Porto Lotti ospita barche che vanno dai 13 ai 50 metri fornendo servizi di altissima qualità ad armatori e ospiti anche grazie a una piacevole testa di ponte per escursioni via mare e via terra, che oggi sembra scontata, ma 15 anni fa è stata una scelta coraggiosa. Una scommessa vinta, come lo sono state le convenzioni aperte con negozi, ristoranti e alberghi nell’entroterra, in Versilia e persino in Costa Smeralda, o ancora la Card dei servizi, il taxi boat… 560 i posti barca, 21mila i metri quadri di superficie sulla terraferma dove sorgono il ristorante La Rada, il bar con la grande terrazza sul golfo, numerosi negozi, una beauty farm, una palestra, un campo da tennis, le sedi dei broker e degli ship chandler. Sul lato nord c’è il cantiere con un travel lift da 160 tonnellate, due gru, una squadra di tecnici e ormeggiatori attiva 24 ore su 24. Un’offerta di qualità impreziosita da una nuova darsena per superyacht dai 50 ai 100 metri di lunghezza che si allunga verso il centro del golfo, in grado di ospitare 20 imbarcazioni. Info: Porto Lotti, 44°05′,78 N 09°51′,54E, viale San Bartolomeo, 394 19138 La Spezia, tel 0187 5321, ufficiporto@portolotti.it, www.portolotti.com
Testo di Nicoletta Salvatori, pubblicato sul numero 66 di Arte Navale del giugno / luglio 2011. Su gentile concessione della rivista Arte Navale. Le immagini sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali.
pubblicato il 22 Gennaio 2013 da admin | in Marina in Italia | tag: Luciano Lotti, Mario Parmeggiani, Porto Lotti | commenti: 0