HOME PAGE
  • Home Page
  • Chi Siamo
  • I più letti
  • I commenti
  • mareonline.ru
  • Aree Tematiche
    • Accessori & Partner
    • Approdi d'autore
    • Antiquariato & Aste
    • Associazioni
    • Cantieri & imbarcazioni
    • Case damare, Collezionismo & Modellismo
    • Compro&vendo
    • Crociere & Charter
    • Cucina di mare
    • Diario di Bordo
    • Fotografia
    • Mare by night
    • Mondo sommerso
    • Musei
    • News
    • Pesca
    • Porti & Marina
    • Regate ed eventi
    • Shopping
    • Storia & lettura
    • Traghetti
    • Viaggi & Idee per le vacanze

IL MARE COME NON LO AVETE MAI VISTO

Compro&Vendo

AAA vendesi barche,
posti barca, case…

Crociere&Charter

In crociera per single
s'incrocia l’amore?

Idee per la vacanza

Santorini, un sogno nato
da un’eruzione da incubo

Case da mare

Porto degli argonauti,
la costa smeralda jonica

Il mare in tavola

I cibi che fanno venire
l’acquolina in bocca

Regali sotto il sole

Idee regalo per chi
ama barche e mare

Un mare di arte

I più famosi quadri
di mare copiati per voi

Immagini da sogno

Le più incredibili
burrasche in mare

Storie e Personaggi

Carlo Riva, l’ingegnere
che stupi' il mondo

Slitta marina? Fu costruita con due
eliche, un motore d’aereo e un sogno

In Italia (e probabilmente anche in Europa) la prima imbarcazione con trasmissione con elica di superficie è stata costruita fra il 1933 e il 1935. Da mio padre, Celeste Soccol. A Venezia. Ma io l’ho saputo solo nel 2005. Agli inizi del secolo scorso quando aveva 27 anni per realizzare il suo sogno mio padre aveva lasciato il suo posto di responsabile del Reparto prove motori della Fiat e se n’era andato a New York. Erano gli anni della emigrazione italiana verso gli Usa (4 milioni e 600mila persone in 20 anni) e nel 1912, Celeste Soccol risultava regolarmente registrato a Ellis Island (l’isola della Statua della Libertà). Lavorò per molte e differenti aziende automobilistiche finché non aprì, nella zona sud di Brooklyn, un suo centro di assistenza Fiat Expert: forse in assoluto il primo della ditta torinese negli States. Con questo lavoro guadagnò bene, prese la nazionalità americana e ritornò in patria, portandosi dietro una macchina da scrivere Remington che sembrava un monumento e una raccolta di riviste nautiche (Motor Boating). A Venezia, nel 1920, aprì un cantiere motonautico che ebbe fortuna. Durante i suoi anni americani, mio padre aveva saputo delle ricerche fatte da William Alfred Hickman sulle carene a V rovesciata e sulle eliche di superficie. Entrambe da lui brevettate nel 1913.

Due eliche per viaggiare ancora più veloce

Così, nel 1933, nel suo cantiere veneziano, questo ex emigrante progettò e costruì uno scafo sugli otto metri e mezzo di lunghezza fuori tutto che, spinto da un motore d’aeroplano, azionava sia una elica marina di superficie, sia un’elica aerea tipo idroscivolante. Si chiamava Slitta marina e avrebbe dovuto traghettare velocemente una decina di passeggeri tra Trieste e Venezia. Ma non funzionò mai. La velocità della barca con l’elica marina di superficie era soddisfacente, ma quando la spinta passava all’elica aerea, il cambio si rompeva. Lo scafo, nelle intenzioni di mio padre, doveva servire al trasporto di persone, ma la novità tecnologica unita alla velocità interessò anche le autorità militari dell’epoca. Poi venne la guerra. E, alla fine, anche la Liberazione. Gli alleati (gli inglesi nel caso specifico) vennero in cantiere il 27 agosto 1945 e portarono via tutto quello che aveva un minimo di valore: in particolare i motori (e fra questi anche quello della Slitta marina), lasciando come unica ricevuta la frase “preda di guerra”. Mio padre ci rimase male e il giorno dopo morì di ictus.

La slitta originale fu segata a pezzi e divenne legna da ardere

Io avevo 5 anni. La barca venne segata a pezzi e trasformata in legna da ardere, soluzione stupida, ma inevitabile nel rigore di quei tristi (e freddi) anni dell’immediato Dopoguerra. Rimasero una parete dell’officina letteralmente tappezzata di eliche d’aereo (a due, tre e quattro pale) e una foto frontale dello scafo. Anni dopo, un operaio del cantiere decise che anche quelle eliche potevano andar bene come legna da ardere e le tagliò tutte con la sega circolare. Tutte, tranne una che sono riuscito a salvare e che conservo. Per 65 anni tutto quello che avevo era una fotografia nella quale, visto di prua, quello scafo sembrava un catamarano che montava un’elica aerea e che, sopra alla tuga, disponeva di un’ala chiaramente ideata per alleggerire le sezioni di poppa dove si trovava la sala macchine. Franco Harrauer (yacht designer e scrittore) mi aveva aiutato a scoprire che l’elica d’aeroplano rimasta apparteneva a una serie realizzata per i bombardieri austro-ungarici della guerra del 1915-18: quindi tutte quelle eliche che mio padre provava sulla sua barca, venivano da un acquisto globale in un qualche campo di residuati bellici della Prima guerra mondiale.

Anche Renato Sonny Levi attinse dal lavoro di Celeste Soccol

Nel 2005, in occasione di un trasloco di casa, mia sorella Silvana scoprì uno scatolone di vecchi ricordi: riviste nautiche americane dei primi decenni del secolo scorso, una seconda foto di quella barca e addirittura il progetto della stessa che mio padre aveva chiamato Slitta Marina traducendo in italiano il nome Sea sled con cui Alfred Hickman aveva brevettato la sua carena e la sua trasmissione. Dal disegno di Slitta Marina risultava evidente che lo scafo aveva un’elica marina di superficie. Ne ho subito parlato con il famoso architetto progettista Renato Sonny Levi, che ha disegnato oltre 1500 progetti di offshore, moderni motoscafi ed eleganti motoryacht e ha avuto tante idee rivoluzionarie che oggi sono in uso su migliaia di imbarcazioni nel mondo. Nel 1971, con Drago (la prima barca di serie diesel che ha superato i 50 nodi di velocità), Levi aveva realizzato un efficiente sistema di trasmissione, il Levi step drive, basato proprio sul principio dell’elica di superficie. Sistema poi copiato e oggi diffuso in tutte le imbarcazioni veloci sia da gara (offshore), sia da pattugliamento (o da contrabbando). Da amico Sonny ha dato a Cesare (anzi a Celeste) quello che era di Celeste e su mio padre ha scritto: “Nel 1912 Celeste Soccol è andato negli Usa e vi è rimasto sino al 1920, In quello stesso periodo William Albert Hickman stava lavorando al progetto della sua rivoluzionaria e assolutamente nuova sea sled con carena a V invertita e spinta da eliche di superficie… In quegli anni Hickman ebbe molta pubblicità e la rivista specializzata Motor Boating, di New York, pubblicò anche un grande inserto con i molti modelli di sea sleds già entrati in produzione. E noi sappiamo che Celeste era un avido lettore di questa testata… ha quindi disegnato e costruito una imbarcazione che conteneva proprio i due nuovi e rivoluzionari elementi che io stesso ho poi adottato nel mio Drago qualcosa come 35 o più anni dopo. Questi due elementi sono l’elica di superficie per ridurre il drag (l’attrito delle superfici d’appendice) e le ali laterali per aumentare il sostentamento dinamico e di conseguenza aiutare a ridurre la resistenza della carena.(…). Non abbiamo idea della potenza installata e neppure quanto pesasse questa barca, però possiamo riscostruire questi elementi sulla base di quello che è stato il background (in Italia e negli Usa) del suo progettista-costruttore. Prima di tutto va detto che Celeste era un fabbricante di barche davvero molto bravo. Le sue conoscenze erano considerevoli sia sulla lavorazione del metallo, sia dei motori e specificatamente quelli per aeronautica. Era un uomo capace di creare le cose che gli suggerivano la sua immaginazione e la sua fertile intelligenza. Le foto dell’idroscivolante dimostrano non solo l’alta qualità della sua abilità costruttiva ma anche la sua attenzione ai dettagli utili per risparmiare peso come, per esempio, il ponte in laminato curvo e il tunnel arcuato che probabilmente era anch’esso in laminato, da spigolo a spigolo senza soluzione di continuità, nella chiglia centrale. Tutti contributi importanti per avere una struttura forte ma leggera”.

Della Slitta marina esiste solo un modellino in scala 1:20

Scrive ancora Levi: “Mi è venuta voglia di vedere che tipo di performance avrebbe potuto avere questo tipo di barca. Ho preso un motore d’aereo da 300 cavalli come base del mio calcolo. Il peso dello scafo completo con il motore (escludendo solo il carburante e i passeggeri) potrebbe essere stato di 1950 kg. Dal disegno di progetto sappiamo che lo scafo di Celeste Soccol era lungo 8,30 metri su una larghezza di 2,40 metri, mentre l’ala aveva un’apertura di 4,40 metri. A conti fatti a metà carico la velocità, poteva essere di 42 nodi. A pieno carico di 37,4 nodi e, a barca leggera, di ben 47,8 nodi. Davvero, una velocità notevole, anche ai nostri giorni, per una barca trasporto passeggeri, se i miei calcoli hanno un po’ di logica”. Della Slitta Marina ho fatto fare un modellino in scala 1:20. Me lo ha costruito in modo fantastico Leonardo Petroli che ha impiegato più di un anno, riproducendo in scala ogni più piccolo dettaglio dopo accurate ricerche e lunghe conversazioni. È stato un lavoro entusiasmante e piacevole, studiare assieme le geometrie e i volumi di ogni particolare, dalle bitte alle eliche, dal volante ai colori del legno, dalle dimensioni del bottazzo a quelle del castello che regge l’elica aerea, dall’ala ripieghevole ai fanali di via. Per concludere con quel faro che troneggia a prua dello scafo nelle due immagini fotografiche pervenute a oltre 75 anni di distanza e che, per buona sorte, era rimasto fra i cimeli del cantiere. Questo modellino l’ho offerto (gratuitamente s’intende) al Museo Storico Navale dell’Arsenale di Venezia come elemento storico della cantieristica locale. Era il 3 marzo 2008, dopo una breve nota di risposta, c’è stato un assordante silenzio. Si vede che non interessa… Merita aggiungere un dettaglio (anche questo storico) quanto meno particolare. Più di 43 anni dopo l’inizio di questa storia, il 20 agosto 1976 sulla base misurata di Sarnico, l’imbarcazione offshore, classe OP2, denominata Arcidiavolo, progettata da Renato “Sonny” Levi, costruita dai cantieri Acquaviva di Bellaria e spinta da un motore Aeromarine Kiekhaefer di circa 500 cavalli, stabiliva con 125,44 chilometri orari (67,69 nodi) il primo record di velocità assoluta (omologato dall’U.I.M), realizzato al mondo da uno scafo con una trasmissione con elica di superficie. Primo pilota Giorgio Tognelli, l’armatore. Secondo pilota: Antonio Soccol, di fu Celeste. Il vostro cronista.

Testo di Antonio Soccol pubblicato sul numero 59 di Arte Navale. Su gentile concessione della rivista Arte Navale. Le immagini della Collezione privata George Matthews sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali.

pubblicato il 27 Dicembre 2021 da admin | in Imbarcazioni a motore fino a 15 metri, Navi a vela & a motore, Storie | tag: Antonio Soccol, carena a V rovesciata, elica marina di superficie, Renato Sonny Levi | commenti: 1
  • Romolo Rubini ha detto:
    25 Aprile 2018 alle 18:24

    Leggo solo adesso questo interessante articolo, però tra i miei ricordi di infanzia, sono presenti anche quelli relativi a una cantiere navale Saccol, fatto che mi ha colpito tanto da chiedere spiegazioni a mio padre, visto che mia madre (già defunta) si chiamava Soccol e ritenevo si trattasse di un errore. Ho un ricordo sbagliato o c’era anche il cantiere Saccol? La saluto cordialmente.

    » Rispondi
  • CasaVuoiSapre - segui questo postSegui discussione

    Scrivi un commento Annulla risposta

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commenti recenti
    • Roberto Ventrella 28 Febbraio 2023 at 21:16 su Al Polo Sud a vela? Il primo italiano
      a riuscirci è stato Giovanni Ajmone Cat
      Fiero d'essere italiano, napoletano e amante del mare. Grazie!
    VIDEOMARE QUANT’E’ BELLO
    HOTEL & RESORT IMPERDIBILI
    Andiamo in Regata Risultati e nuove iscrizioni Prodotti del mare Le migliori materie prime dal mare Ricette di mare I grandi chef vi "servono" le loro ricette Ristoranti al mare Le rotte per i ristoranti d'autore Voglia di crociera Splendida la nave, splendide la mete Navigate con la Fantasia negli Emirati Con Msc Seaside fino in America Le migliori vacanze in barca Segnalateci la vostra proposta Case al mare V'indichiamo la rotta giusta
    in un mare d'investimenti
    Rotte nell'entroterra Segnalateci la vostra proposta "Navigate" tra le sagre Nei borghi i pescatori cucinano per voi Accessori & partner Come e dove rendere la barca unica Approdi d'autore Le rotte nei più affascinanti hotel sul mare Antiquariato & collezionismo Dove navigare fra aste, negozi... Associazioni di mare Ecco chi tramanda storie e tradizioni Cantieri e maestri d'ascia Qui gli scafi tornano a splendere I vostri annunci Vendete barche, posti barca, oggetti… Corsi e patenti nautiche Le migliori scuole per imparare
    Click sull'acqua Le più belle foto di mare. Mare by night I locali più trend dove approdare Diving center Immergersi fra fondali da sogno e relitti Navighiamo nei musei Qui si racconta la storia della navigazione Presi all'amo Bravi pescatori si nasce o si diventa? Porti turistici I migliori marina del Belpaese Lavori in mare Come e dove trovare un impiego Un mare di shopping Abiti, accessori, gioielli e orologi... Storie e personaggi Per chi naviga con la fantasia Traghetti ed imbarchi Cosa sapere su rotte ed offerte...
    IMBARCAZIONI ALL'ASTA
    I VIDEO DI MAREONLINE
    LOCALITA' DI MARE Giglio, l'isola è rifiorita CANTIERI E BARCHE Guardate i video delle più belle imbarcazioni ARREDI PER CASE E YACHT Navigate nel video di Interni, il negozio d'arredi dallo stile più profondo
     




    PRONTO SOCCORSO IN MARE Sono diversi i possibili problemi di salute che possono subentrare in mare, durante la navigazione, spesso legati proprio alla vita di mare: da una banale caduta a un tuffo sbagliato, da una puntura di riccio a una bruciatura di medusa, a un'otite, un'insolazione…
    Cliccate qui per rivolgervi direttamente al medico di mareoline…
    IL MARE IN TAVOLA Mareonline vi invita a scoprire i migliori cibi e vini (ma anche liquori e sigari) da gustare in barca, indicandovi la rotta per raggiungere i migliori prodotti del mare: Cibi e Vini RICETTE DI MARE Mareonline vi propone alcune ricette per cucinare, a casa o in barca, piatti a base di pesce e crostacei.
    Cliccate qui per scoprire ingredienti e preparazione...
    SBARCO AL RISTORANTE Mareonline vi invita a scoprire i migliori ristoranti lungo le coste del Belpaese, raggiungibili direttamente in barca.
    Cliccate qui per trovare il vostro ristorante
    Cliccate qui per leggere i ristoranti segnalati da voi.
    MODA E ACCESSORI Cliccate qui per scoprire che look deve esibire un vero lupo di mare anche in terraferma... I VIDEO PIU' BELLI
    "PESCATI" SU FACEBOOK
    Segnalateci i video più belli che avete "pescato" su facebook (inviando una e mail a mareonline@mareonline.it o lasciando un messaggio sulla sulla pagina facebook di mareonline) LE FOTO PIU' CURIOSE
    "PESCATE" SU FACEBOOK
    Segnalateci le foto più curiose che avete "pescato" su facebook (inviando una e mail a mareonline@mareonline.it o lasciando un messaggio sulla sulla pagina facebook di mareonline)
    PERSONAGGI Quando il genio
    approda a Riva
    STORIE La crociera
    nell'apocalisse
    RACCONTI Romanzi
    sottocoperta
    Diari di bordo Racconta
    il tuo viaggio
    IL ROMANZO cliccate qui per leggere il romanzo il vento e la farfalla di Franco Fabretti SIAMO TUTTI FOTOGRAFI Avete degli "scatti" particolari fatti al mare, in navigazione?
    Inviateli a mareonline@mareonline.it con vostro nome cognome località fotografata.
    Le migliori potrebbero apparire in Home page… Cliccate qui

    MareOnLine © 2023 - Vietata la riproduzione anche parziale dei contenuti e delle pagine del sito
    Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
    Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
    Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
    OK Cookie Policy
    Privacy & Cookies Policy

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
    Non-necessary
    Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
    ACCETTA E SALVA