Nel Decreto legge Crescita, il documento contenente le misure urgenti definite dal governo italiano per rilanciare l’economia del Paese, non c’è una solo accenno alla nautica e al turismo nautico, nonostante questo settore di eccellenza del Made in Italy abbia fatto già registrare una perdita di oltre 20mila i posti di lavoro diretti. E, come non bastasse, persino la richiesta di istituire un registro nazionale delle imbarcazioni e navi da diporto, voluto a gran voce dal comparto per dare chiarezza al mercato e allontanare l’immagine di negativa cucitagli ormai addosso, è stata respinta. Un segnale di totale disinteresse da parte del governo che, come stesse giocando a “battaglia navale” sembra aver deciso di colpire e affondare un comparto che per anni ha trainato l’economia, una scelta incomprensibile quanto dannosa che ha scatenato la reazione di Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina Confindustria Nautica, amareggiato, deluso, arrabbiato per aver visto dissolversi nel nulla gli impegni presi in occasione dell’ultimo Salone nautico di Genova sia dal ministro dello Sviluppo Corrado Passera sia dal vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia. “Nonostante quegli impegni non ci sono riferimenti alla nautica nel Decreto legge Crescita, e questo provoca un profondo disappunto e una grande delusione in tutti i rappresentanti del settore”, ha affermato Anton Francesco Albertoni .
pubblicato il 6 Dicembre 2012 da admin | in Associazioni in Italia | tag: Agenzia delle entrate, Anton Francesco Albertoni, Attilio Befera, Corrado Passera, Decreto legge Crescita, Mario Ciaccia, ministro dello Sviluppo, nuovo redditometro, registro nazionale delle imbarcazioni, Ucina Confindustria Nautica, vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti | commenti: 6
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto