Tutto ha inizio navigando sul web… Da un po’ di tempo Jan Veldman pensava di cambiare la sua barca a vela e aveva spesso immaginato quale potesse essere la sua barca ideale. Ma, come a volte succede quando si desidera realizzare il proprio sogno, non aveva una idea precisa, sapeva però di desiderare qualcosa di speciale e fuori dal comune. Per questo frequentemente navigava in internet cercando qua e la fra le migliaia di offerte presenti sul web. Poi un giorno accadde: trovò un annuncio relativo a un’asta su web gestita dalla famosa casa d’aste Troostwijk. Lì per lì gli sembrava uno dei tanti yacht, ma poi leggendone la storia si rese conto di provare per quel veliero, proposto in internet. un’attrazione speciale. Iniziò a fare le necessarie verifiche per capire come poterne entrare in possesso e soprattutto le condizioni dell’imbarcazione non tanto dal punto di vista economico ma soprattutto sotto l’aspetto della situazione strutturale. Verificò inoltre la storia di Aries fin dall’inizio, da quando cioè ne fu impostata la chiglia nel 1939 presso il famoso cantiere Camper & Nicholsons.
pubblicato il 31 Dicembre 2012 da admin | in Cantieri barche a vela d'epoca, Storie | tag: American Geographic Society, Aries, cantiere Amico Loano, cantiere Camper & Nicholsons, casa d’aste Troostwijk, Jan Veldman, Roberto Bozzo | commenti: 0
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto