Negli ultimi vent’anni del XVII secolo il gusto dei collezionisti d’arte europei si orientò verso le tele raffiguranti vedute di mare, un mare si calmo, sia colpito da furibonde burrasche. Si trattava di un soggetto particolarmente presente nella pittura fiamminga e si diffuse in Italia grazie ad artisti dotati di forte personalità e di notevoli capacità tecniche, quali Monsù Montagna, Antonio Tempesta, Pieter Mulier, detto il Cavalier Tempesta, Matthieu e Nicolò van Plattenburg. Uno dei maggiori interpreti italiani di questo tema fu certamente Antonio Maria Marini (1668-1725), che si conquistò una solida reputazione grazie ai suoi paesaggi, in cui si notano attente ricerche sugli effetti meteorologici e luministici grazie alle sue numerose scene di battaglia, raffiguranti per lo più concitati e impetuosi assalti tra cavalieri. Ma Marini deve la fama soprattutto alla sua serie di tele raffiguranti burrasche, attualmente conservate nelle maggiori collezioni private e pubbliche, italiane e straniere. Le sue composizioni sono generalmente costituite da pochi elementi, spesso ripetuti con poche varianti: il mare in tempesta, con onde alte flagellate dal vento impetuoso,
pubblicato il 10 Agosto 2020 da admin | in Quadri | tag: Cavalier Tempesta, Francesco Guardi, Gabriele Crepaldi, marine, marine con burrasca, Monsù Montagna, Nicolò van Plattenburg | commenti: 0
il mare creando spettacoli da brividiC'è anche in un libro di Larsson