Edward Teach: un nome che a moltissimi non dirà probabilmente nulla, così come del resto Khayr al-Dīn. Moltissimo dicono invece i loro soprannomi: Barbanera (il pirata, che nei primi anni del 1700 divenne sinonimo di terrore nel mar dei Caraibi, grazie anche alla scelta di assumere un aspetto il più diabolico possibile, con la barba scurissima raccolta in trecce e delle micce sotto al cappello che gli circondavano il volto di fumo, quasi fosse appena “sbarcato” dall’inferno) e Barbarossa (che a inizio 500 da Algeri e Tunisi faceva partire i suoi assalti alle coste meridionali dell’Europa, scegliendo spesso le città italiane, soprattutto sul versante tirrenico). Pirati entrati nella leggenda (così come gli “illustri colleghi” Francis Drake, corsaro al servizio della regina d’Inghilterra Elisabetta I, diventato il nemico pubblico numero uno della Spagna, o Henry Morgan che sempre come “braccio armato “della corte inglese” si rese protagonista di conquiste straordinarie come nel caso degli assalti ai porti spagnoli di Puerto Principe a Cuba, Cartagena in Colombia e Maracaibo nell’attuale Venezuela.
pubblicato il 24 Febbraio 2023 da admin | in | tag: casa editrice Pacini, Fiorenza Prada, Pacini giuridica, Pirateria e istituti civilistici della navigazione marittima, rischio di pirateria | commenti: 0
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto