All’inizio del 1917 la Regia Marina aveva impresso un più incisivo impulso alla condotta operativa della guerra marittima in Alto Adriatico. Si trattava di una nuova linea strategica decisa dal vice ammiraglio Paolo Thaon di Revel, comandante in capo delle Forze navali mobilitate e capo di stato maggiore della Forza armata, proposta nel periodo della ritirata di Caporetto. L’obiettivo era la difesa di Venezia da portare a compimento con un più determinato appoggio al fronte a mare della III Armata e con l’alleggerimento della pressione avversaria mediante azioni di contrasto all’attività delle navi maggiori austriache operanti a sostegno dell’offensiva della XIV Armata del generale prussiano von Bulow. Il fulcro della strategia erano le operazioni di ricerca e distruzione del naviglio nemico con rapide e improvvise scorrerie nei porti e negli ancoraggi più interni delle coste istriana e dalmata. La Marina nel 1915, quando ormai erano chiari gli schieramenti delle grandi potenze, con l’Italia a fianco dell’Intesa, avviò la ricerca di un mezzo navale leggero, veloce, armato di siluri, “utile nelle ristrette acque del Golfo di Trieste
pubblicato il 14 Settembre 2020 da admin | in Imbarcazioni a motore fino a 15 metri, Storie | tag: beffa di Buccari, Costanzo Ciano, Gabriele d'Annunzio, Luigi Cito, Mario Casanuova, Mas, Memento Audere Semper | commenti: 0
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto