Quale rotta seguire per consentire all’Industria nautica italiana di uscire dalla crisi? Piero Gai, amministratore delegato di Ultraflex Spa, ne propone una. Facendo seguito a un’intervista pubblicata lunedì 15 ottobre scorso, giornata successiva alla chiusura del Salone nautico di Genova, sul quotidiano Secolo XIX, Piero Gai, in una lettera inviata a mareonline fornisce una possibile ricetta, ricca di ingredienti condivisi probabilmente da moltissimi operatori. “Premesso che per uscire dalla grave crisi che ha colpito, ormai dalla primavera del 2008 la nautica italiana sarebbero necessarie misure economiche di carattere generale di cui beneficerebbe tutta l’industria nazionale con effetti per la crescita economica del Paese”, scrive l’amministratore delegato di Ultraflex Spa, “va sottolineato come la nautica sia un settore labor oriented, nel senso che impiega molta manodopera e, spesso, di costo elevato. Una diminuzione sensibile del cuneo fiscale, capace di riportarci in linea con la media dei Paesi Ocse, costituirebbe una diminuzione dei costi aziendali capace di risollevare molti bilanci e, per altro verso, potrebbe anche costituire un mezzo per aumentare le retribuzioni nette e, quindi, il potere di acquisto dei lavoratori.
pubblicato il 18 Ottobre 2012 da admin | in Eventi in Italia | tag: Fiera di Genova, Piero Gai, Salone nautico di Genova, Secolo XIX, Ucina, Ultraflex Spa | commenti: 0
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto