Dalle scene di battaglia più drammatiche al paziente lavoro dei pescatori nelle vedute costiere, Thomas Luny ha saputo raccontarci con garbo e spirito poetico la vita in mare in tutti i suoi molteplici aspetti. Nacque il 20 maggio 1759 in Cornovaglia, probabilmente a St. Ewe, sei miglia a sud-ovest di St. Austell. A undici anni si trasferì con la famiglia a Londra e per dieci lavorò come apprendista nella bottega di Francis Holman, un noto pittore di marine, che gli trasmise i segreti della tecnica pittorica, ma soprattutto l’amore per il mare e la navigazione. Le sue prime composizioni raffiguravano di preferenza tranquilli paesaggi della foce del Tamigi, popolati da piccole o grandi imbarcazioni, già animati da quello spirito preromantico, che avrebbe caratterizzato l’intera Europa nei primi anni dell’Ottocento. Il 13 settembre 1777 partì per un lungo viaggio in Francia: ne studiò il paesaggio e conobbe numerosi artisti, che contribuirono a completare la sua formazione. Nello stesso anno espose per la prima volta alla Society of Artists: il suo dipinto, intitolato A distant view of the Island of Madeira and Porto Santo, era ricavato da un’incisione.
Fu lodato dai critici per l’accuratezza nel disegno, l’attenzione ai dettagli e la capacità di rendere la scena viva e dinamica. Nel 1782 la severa commissione della Royal Academy accettò un suo quadro, che fu esposto nella prestigiosa mostra annuale. La tela si intitolava Engagement beetween Sir George Rodney and the spanish squadron, commanded by Don Juan de Langara, near Cape St. Vincent, January 16, 1780. Nel 1779, durante la Guerra di indipendenza degli Stati Uniti, la Spagna tentò di riappropriarsi di Gibilterra e Minorca, controllate dall’Inghilterra. Per difendere queste postazioni gli inglesi inviarono l’ammiraglio Rodney con 22 navi cariche di rifornimenti e attrezzature, difese da quattro fregate, che partirono il 29 dicembre 1779. L’8 gennaio 1780 ci fu un primo scontro con gli spagnoli e gli inglesi riuscirono a catturare alcune navi nemiche. Una settimana più tardi avvenne la battaglia tra le navi di sir George Rodney e quelle dell’ammiraglio iberico Don Juan de Langara: il combattimento si protrasse fino all’alba del giorno successivo, ma alla fine gli inglesi ebbero la meglio: sei navi spagnole erano state messe fuori combattimento, mentre le rimanenti erano riuscite a fuggire. Pur rimanendo fedele allo stile del suo maestro, Francis Holman, Luny seppe aggiungere al dipinto alcuni elementi personali innovativi, che furono molto apprezzati e in alcune recensioni dell’epoca fu segnalato come uno dei giovani artisti più promettenti di quella manifestazione. Forte di questi apprezzamenti Luny aprì un proprio atelier al n. 42 di Ratcliff Highway, a Londra e poco dopo si trasferì in Leadenhall Street.
Tra il 1780 ed il 1802 partecipò a 29 mostre collettive allestite dalla Royal Academy, che gli permisero di acquisire una buona reputazione e una discreta clientela. Negli stessi anni iniziò una fruttuosa collaborazione con Mr. Merle, un corniciaio e commerciante d’arte che per circa vent’anni si occupò di vendere parte dei suoi dipinti. Ancor più importante fu la presenza, nella stessa via dove aveva lo studio, degli uffici della British East India Company: molti impiegati e comandanti gli commissionarono dei dipinti raffiguranti le loro navi e i porti dove facevano scalo. Proprio per questo motivo Luny ebbe la possibilità di compiere dei viaggi nel Mediterraneo e nell’Atlantico, durante i quali eseguì una grande quantità di disegni e bozzetti che utilizzò in seguito per le sue tele. Allo stesso modo, tra il 1793 ed il 1810, fu ospitato sulle navi della Royal Navy, come per esempio quella del capitano George Tobin.
Poté quindi documentarsi sulla struttura delle navi, sulle tattiche e le strategie adottate, raccolse preziose testimonianze dai marinai e dagli ufficiali ed è molto probabile che abbia assistito personalmente ad alcuni episodi delle guerre navali contro Napoleone. Le sue tele raffiguranti battaglie navali sono infatti estremamente precise e accurate, tanto da rappresentare un’utile documentazione storica. L’artista sapeva scegliere il momento cruciale dello scontro, il punto di vista e la disposizione delle imbarcazioni, così da rendere la scena particolarmente efficace per gli effetti volutamente enfatizzati e drammatizzati. In questo modo le sue composizioni divennero presto famose e rafforzarono il suo successo presso la critica e il pubblico. Per differenziare la sua produzione e accontentare una clientela più vasta possibile, proseguì la sua realizzazione di vedute costiere, in cui i protagonisti erano spesso i pescatori, colti nella loro semplice e umile attività quotidiana: qui i colori sono più attenuati, quasi sfumati, le atmosfere più calme e tranquille e mettono in pratica la lezione diffusa in quegli anni dai pittori romantici, primi tra tutti Joseph Mallord William Turner e John Constable, che Luny poté frequentare alla Royal Academy. Nel 1807 Luny, pur mantenendo il suo studio e i suoi contatti a Londra, si trasferì a Teignmouth, nel Devon, in parte per trovare nuovi spunti e soggetti per i suoi quadri, in parte per motivi di salute.
Negli ultimi anni della sua vita, infatti, fu tormentato dall’artrite, che non solo lo costrinse a muoversi su una sedia a rotelle, ma gli fece gradualmente perdere l’uso di entrambe le mani. Nonostante ciò egli lottò strenuamente contro il dolore e non si perse d’animo, tanto che per poter continuare a dipingere giunse perfino a farsi legare i pennelli ai polsi. Scrupoloso e meticoloso, tanto nella vita quanto nella sua arte, egli registrava su un diario il titolo, il prezzo e l’acquirente di ogni sua opera. Possiamo così sapere che nella sua lunga carriera egli dipinse poco meno di 3.000 dipinti, 2.200 dei quali dal 1807 fino alla morte, avvenuta il 30 settembre 1837. Oggi i suoi capolavori sono esposti nei maggiori musei, come per esempio l’Ashmolean Museum di Oxford (The engagement betwwen H.M.S. Phoenix and the French Frigate Didon, del 1829, e H.M.S. Victorious taking the Rivoli del 1833), la Falmouth Art Gallery, l’Indianapolis Museum of Art (Coast view on the dart), il National Maritime Museum di Greenwich, che conserva ben diciannove dipinti o il Royal Albert Memorial Museum di Exeter (Shipping off the Eddystone). Le sue opere sono assai ricercate dai collezionisti e compaiono regolarmente nelle maggiori vendite all’asta internazionali, dove spuntano cifre di tutto rispetto, come i quasi 90mila euro, pagati il 15 luglio 1992 da Sotheby’s a Londra per Il bombardamento di Algeri del 1819, gli 86mila euro spesi il 6 novembre 2007 da Sotheby’s a New York, per una veduta con le navi H.M. S. Maria Anna, Earl of Chatham and Achilles o i 79mila raggiunti da Sotheby’s a New York il 24 gennaio 2002 da Cornwall’s Retreat del 1834. Altri esiti di rilievo sono stati ottenuti dalla coppia di scene della battaglia di Trafalgar (74mila euro da Christie’s a Londra il 31 ottobre 2007), dalla coppia di vedute del Tamigi dipinte nel 1805 (63mila euro da Christie’s a Londra il 24 maggio 2005) e più recentemente da Two Royal Navy third rates ancore and sheltering in Torbay (22mila euro da Christie’s a Londra il 29 settembre 2010) e da A three master in three positions in the Channel of Dover, calling for a pilot, eseguito nel 1779 (poco meno di 20mila euro da Christie’s a Londra il 29 settembre 2010).
pubblicato il 4 Gennaio 2017 da admin | in Quadri, Quadri & arredi | tag: ammiraglio George Rodney, Ashmolean Museum di Oxford, British East India Company, capitano George Tobin, Don Juan de Langara, Falmouth Art Gallery, Francis Holman, John Constable, Joseph Mallord, Royal Academy, Thomas Luny, William Turner | commenti: 0