Una sera d’autunno del 1994 a Portofino, borgo storico che ha saputo conservare intatto il suo cuore marinaro e la sua anima antica e autentica, difendendoli dall’assalto del lusso e dell’esclusività, delle tentazioni consumistiche, dalle mode dettate dai vip… Attorno a un tavolo sono seduti alcuni amici, legati da una profonda passione per il mare e per la vela. Sono Roberto Sestini, presidente della Siad (Società italiana acetilene e derivati), Giorgio Falk, signore dell’acciaio, Paolino e Pinuccio Viacava, titolari della Taverna del marinaio e Giordano Zucchi, fondatore con i fratelli del gruppo tessile diventato leader per la biancheria da casa.
Nessuno del gruppo sedendosi a quel tavolo per chiacchierare, come si usa fare fra amici per trascorrere il tempo, può immaginare che sta per nascere qualcosa di nuovo e allo stesso tempo antico, capace di rispecchiare la bellezza di Portofino, la sua anima più sobria, misurata, marinara.
Una regata per dinghy, una una piccola barca, con costi contenuti, nell’era del grande business della vela, dei grandi equipaggi, delle barche e dei grandi mezzi. Una regata capace di riportare la vela alla sua antica essenza grazie a una barca piccola nelle dimensioni ma grande nella storia (oggi ha abbondantemente superato il secolo di vita), grande nell’abilità richiesta per condurre uno scafo tecnico, dalle caratteristiche nautiche molto particolari, competitiva.
Giorgio Falk aveva un dinghy, la famiglia Sestini ne ha sempre posseduto uno, i Viacava amavano navigarci. Ed ecco nascere, da una piccola chiacchierata fra pochi amici una grande manifestazione aperta a molti marinai veri: Il Trofeo Bombola d’Oro destinato a diventare ben presto, grazie anche al fondamentale apporto dello Yacht Club Italiano, un evento memorabile, capace di richiamare nella perla del Tigullio fino a 75 imbarcazioni, centinaia di persone tra equipaggi e armatori, pubblico e amici. Tutti protagonisti di una grande festa tra amici che condividono una passione. Una gara senza troppa competizione sul campo di regata, ma con un mare d’entusiasmo e di spirito marinaresco che puntualmente anima le banchine di Portofino e di Santa Margherita pronti a festeggiare tutti i protagonisti del Bombolino (com’è familiarmente stato ribattezzato il trofeo dai dinghisti) e in particolare il signore del dinghy, Paolo Viacava, abbonato alla vittoria. Un protagonista assoluto di quasi tutte le edizioni disputate, caratterizzate dalla totale assenza di qualsiasi protesta ufficiale. A conferma della contagiosa atmosfera che caratterizza il “Bombolino”, dalle fasi di preparazione (con al timone delle operazioni Bernardo Sestini) fino all’assegnazione dei premi riservati alle varie categorie: barche in legno, migliore squadra di club, timoniere donna, over 60 e over 70.
Libero adattamento per mareonline.it del testo di Nicoletta Salvatori pubblicato sul numero 67 di Arte Navale. Su gentile concessione della rivista Arte Navale. Le immagini di Francesco Rastrelli sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali. Per visitare il sito: www.fracescorastrelli.it
pubblicato il 26 Dicembre 2023 da admin | in Personaggi, Regate in Italia, Storie | tag: Bombolino, dinghy, Giordano Zucchi, Giorgio Falk, Paolino Viacava, Pinuccio Viacava, Portofino, Roberto Sestini, Trofeo Bombola d’Oro | commenti: 0