Capperi che isola! Quella che per molte destinazioni al mare potrebbe essere solo un’espressione di meraviglia e di stupore, per sottolinearne la bellezza, per Pantelleria è molto di più. Potrebbe essere un “brand”. Perché i “capperi”, i cui fiori, bellissimi ed eleganti hanno forse dato vita al modo di dire, sono un “marchio di fabbrica”, una delle “attrazioni” da scoprire assolutamente per i turisti sbarcati i questo angolo di terra circondata da meravigliose acque, in particolar modo se buongustai. Desiderosi fin dal primo sguardo a un vasetto in vetro, di assaggiare il meglio di questa prelibatezza frutto di un suolo e di un microclima unici, del sole e del vento che sparge sulle piante i profumi del mare, della tradizione nel coltivarli, nel raccoglierli, inginocchiati con pollice e indice pronti a fungere da “pinza”, nel prepararli. Seguendo la tradizione, ma anche creando qualcosa di nuovo. Attività che vengono svolte nel migliore dei modi, esaltando al massimo quanto madre natura dona, in un piccolo capperificio agricolo con laboratorio che ha messo radici, a Pantelleria nel lontano 1949. Un capperificio, il Bonomo & Giglio, in via Sotto Kuddia, con laboratorio in via Stufe di Khazzen, in cui “storia e tradizione si miscelano con curiosità e idee, inventando e producendo prodotti innovativi con le materie prime che quest’Isola ci offre”, come amano ricordare i titolari. Pronti a sottolineare che “nei nostri terreni coltiviamo le materie prime che andiamo a selezionare nel capperificio e a trasformare nel nostro laboratorio artigianale”, con una “visione completa dunque della filiera produttiva”.Una visione che abbinata alla decisione di “imparare a valorizzare al meglio quanto l’Isola ci offriva senza lasciarci abbindolare da facili logiche di mercato”, ha reso l’azienda unica nel suo genere, unica realtà a filiera completa nell’Isola. Partendo dalla tradizione contadina pantesca e nel rispetto dell’ambiente e del territorio, per poi sorpassarne i confini, producendo “con rigide logiche qualitative in una ricerca costante di miglioramento di noi stessi” e offrendo al consumatore finale un prodotto naturale anche quando è trasformato. Il tutto con l’obiettivo di “creare il futuro del cappero di Pantelleria”, coltivato oggi come decenni fa, a piccolo globo basso con i germogli che strisciano sul terreno vulcanico, protetti dai muretti a secco tipici dell’isola ai quali spesso si addossano nei terrazzamenti. Capperi riconosciuti di qualità superiore e dal 1993 “riconosciuti” Igp, che dopo la raccolta e i vari processi di salatura, vengono suddivisi nei vari calibri in piccoli, medi, grandi e confezionati sotto sale. I più piccoli, molto pregiati, destinati a impreziosire insalate, pizze antipasti e piatti crudi in genere; i medi usati nelle salse e nella preparazione di primi piatti e secondi a base di carne o pesce; i grossi, con il loro gusto più deciso rispetto agli altri, da utilizzare prevalentemente tritati. Lilliput, Occhi di Pernice, Occhielli dalle Lacrimelle, Puntine dalle Mezzanelle dal sapore unico e inimitabile, e con per di più proprietà benefiche,, diventati irrinunciabili per un mare di cuochi e ricette, ma anche nello shopping dei turisti irresistibilmente attratti dai vasetti di vetro da cui traspaiono i cristalli di sale marino che ne preservano sapore, consistenza e fragranza e da tutta la linea di prodotti creata dall’azienda, con marchio “La Nicchia”, che spazia dai pomodori secchi ai patè, dalle melanzane in olio extravergine d’oliva all’origano, dalle marmellate al passito, ai cucunci, il frutto che matura quando il bocciolo, il cappero, non ancora aperto, non si coglie. Un’ offerta del passato, del presente e del futuro del “sapore” più profondo dell’isola.
pubblicato il 18 Luglio 2024 da admin | in Prodotti tipici | tag: Bonomo & Giglio, capperi di pantelleria, capperificio, La Nicchia, paté di Capperi | commenti: 0